Questo weekend riserva a Pistoia una sfida sicuramente molto affascinante, che la vedrà fronteggiare l’Olimpia Milano, reduce dalla grande vittoria esterna sull’Olympiacos in EuroLeague.
Nella consueta conferenza stampa pre partita, coach Ramagli ha fatto i complimenti ai prossimi avversari: “Vengono da due partite in Eurolega veramente eccellenti e voglio fare i complimenti a coach Pianigiani, allo staff e ai giocatori: sta diventando un piacere fare le corse per tornare a casa, mettersi sul divano e guardare una partita di Eurolega di un club italiano e ne sono, francamente, felice. A Milano hanno scommesso e creduto in un progetto tecnico basato sulla continuità e che pensasse al proprio futuro con intelligenza e oculatezza, rispetto a un passato in cui magari si cercava di prendere giocatori per poter essere immediatamente competitivi“.
“A questa oculatezza, hanno abbinato poi la continuità: otto giocatori erano infatti lì anche lo scorso anno, e a loro hanno affiancato una nuova coppia di guardie, James e Nedovic, che hanno portato qualcosa in più sul piano tecnico rispetto allo scorso anno” – aggiunge il coach di Pistoia – “Proprio loro, insieme a Micov, sono i giocatori chiave di una squadra che è ovviamente ricchissima di talento e fortissima sul piano fisico“.
“Veniamo da una gara non positiva con Venezia, anche se devo dire che nell’immediato dopo partita forse mi sono fatto influenzare troppo dal nostro brutto ultimo periodo, perché fino a inizio terzo quarto la squadra, nonostante un paio di cazzotti ben assestati da Venezia, ha provato a reagire” – prosegue – “Ho visto comunque i ragazzi lavorare bene in settimana: la squadra sta crescendo, anche mentalmente, perché mi sembra che la sconfitta con Venezia sia stata metabolizzata più facilmente di quella con Pesaro e questa capacità di smaltire rapidamente le scorie negative è un qualcosa che per una squadra nuova e giovane è fondamentale per riuscire a venire fuori“.
“Dobbiamo essere come dei cacciatori che hanno il fucile sempre carico in spalla. Nel momento in cui si presenta l’occasione per colpire la preda, non possiamo avere esitazioni. Potrà essere una preda piccola, o magari un elefante, e Venezia o Milano sono elefanti, ma noi dobbiamo essere pronti a sparare nel momento in cui la preda ci dovesse dare l’impressione di essere a portata di tiro” – conclude Ramagli – “Una vittoria, indubbiamente, ci aiuterebbe nel nostro processo di crescita, ma l’obiettivo primario, per domani, non è tanto guardare il tabellone, quanto ritrovare le nostre caratteristiche, sia tecniche che strutturali. Avremo sicuramente da fare i conti con l’assenza di Della Rosa, che ieri si è scavigliato. Peccato, ma è dal primo di ottobre che purtroppo non riusciamo a lavorare mai al completo, con i problemi occorsi prima a Martini, poi ad Auda e Kerron Johnson e adesso anche a Gianluca“.
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