Conferenza stampa di metà settimana in casa OriOra: è Kerron Johnson a parlare di fronte a microfoni e taccuini in vista della sfida del PalaVela di domenica contro la Fiat Torino. “Dopo la sconfitta con la Virtus -spiega il numero 3 biancorosso- abbiamo rivisto subito la partita per analizzare insieme allo staff gli errori e capire cosa non aveva funzionato. Credo che la chiave negativa della nostra serata sia stato un primo quarto in cui abbiamo davvero sbagliato tutto. Quel gap incassato nei primi 10 minuti ce lo siamo portati dietro, anche se poi il punteggio dei singoli quarti restanti parla di una partita molto equilibrata. Dobbiamo fare meglio, non c’è dubbio: in questa squadra non ci sono giocatori egoisti o che pensano solo alle statistiche, ma non possiamo pensare che ogni vittoria debba essere, come a Sassari, frutto di una gara in cui entra tutto o in cui si segnano 30/35 punti a testa! Sappiamo cosa c’è da fare a Torino per non ripetere gli stessi errori di domenica -prosegue Johnson- e sono certo che ci faremo trovare pronti”.
Proprio contro Torino, Pistoia ha la possibilità di strappare due punti a una squadra attualmente in crisi, in un incrocio che potrebbe essere molto importante anche per il futuro della stagione: “Il campionato ci sta dimostrando, giornata dopo giornata, che non ci sono risultati scontati – afferma il playmaker di Huntsville – e quindi sappiamo che tutto può succedere e non dobbiamo soffermarci a pensare se i nostri avversari hanno problemi o sono in salute. Dovremo approcciare la gara nel modo giusto e rimanere sempre vicini nel punteggio quando loro cercheranno di piazzare un allungo. Abbiamo già dimostrato di sapere vincere in trasferta e quindi da questo punto di vista sono fiducioso e tranquillo”.
Per tutti i giocatori americani, poi, domenica ci sarà la possibilità di giocare di fronte a un pezzo di storia del basket come Larry Brown: “Beh – sorride Johnson – per me che sono cresciuto ammirando i miti dell’NBA dei primi anni Duemila trovarmi davanti un allenatore come Brown sarà pazzesco. E’ una leggenda di questo sport, lo ammiro profondamente e sapere di dover giocare di fronte a lui mi emoziona davvero. So che una cosa simile non capita spesso…”.
L’ex giocatore di Ludwigsburg parla poi anche della sua prima parte di stagione: “Sono un playmaker che prova a fare quello di cui la squadra ha bisogno. Se devo prendermi delle responsabilità, lo faccio. Se vedo che ci sono compagni in fiducia, o meglio posizionati di me, cerco invece di coinvolgerli. So quello che il coach vuole da me, quello che che è il mio ruolo – afferma Johnson – e insieme stiamo lavorando per trovare di volta in volta le soluzioni migliori per la squadra”.
Fonte: Ufficio Stampa A.S. Pistoia Basket 2000