Domani, nell’anticipo delle ore 12, al PalaDesio l’Oriora Pistoia sarà ospite della Pallacanestro Cantù. Una sfida dalla grande importanza, dato che entrambe le compagini occupano al momento, dopo 12 giornate e in coabitazione con Reggio Emilia, l’ultima posizione in classifica con 6 punti. Nella consueta conferenza stampa della vigilia, coach Ramagli ha presentato così la sfida.
“Da parte di Cantù c’è la volontà da uscire dal momento negativo, legato anche alle vicende societarie che di certo hanno pesato sul rendimento della squadra” – spiega Ramagli – “Noi, da parte nostra, siamo reduci da tre sconfitte e abbiamo una grande voglia di tornare a fare punti. Sarà dunque una partita che conterà moltissimo per entrambe le squadre, vista la nostra situazione di classifica. Dovremo essere bravi ad interpretare il match nel modo giusto, sia sul piano fisico che su quello tecnico, oltre che emotivo. Alla squadra chiederò di concentrarci su noi stessi e non pensare ai problemi o alle reazioni dei nostri avversari“.
“Cantù è la squadra che produce più punti intorno al ferro di tutto il campionato e, al contrario, quella che usufruisce di meno del tiro da 3. Le loro caratteristiche sono chiare, amano attaccare il ferro, sono molto efficienti a rimbalzo offensivo, giocano in contropiede e sono bravi in post” – aggiunge Ramagli, parlando dei punti di forza degli avversari – “Strutturalmente si affidano molto al nucleo americano e in particolare ai quattro giocatori di alto livello che hanno, ovvero Gaines, che ama giocare ad alto ritmo, Mitchell, che nonostante gli alti e bassi è in grado di produrre tantissimi punti, Jefferson e Udanoh, due lunghi di assoluta qualità“.
La partita con i brianzoli arriva al culmine di una settimana in cui la squadra non ha potuto allenarsi con continuità, visti i tre impegni in otto giorni: “Ci siamo allenati seriamente solo un paio di volte, per il resto si è trattato quasi esclusivamente di sedute di scarico. Purtroppo ieri Krubally ha accusato anche un po’di febbre e speriamo di poterlo recuperare per domani“. Conclude Ramagli: “Credo che la nostra crescita, evidente rispetto a inizio anno, sia ancora incompleta. Dobbiamo ad esempio imparare a giocare con due lunghi veri contemporaneamente in campo, stabilizzare l’impatto dei giocatori italiani, scoprire appieno le potenzialità di un rookie come Peak che, dopo le prime dodici, tredici gare nel campionato italiano, mi aspetto possa fare ancora meglio“.
“Più in generale, a livello di atteggiamento di squadra dobbiamo acquisire la capacità di fare secondi tempi a livello difensivo migliori di quelli fatti fino a oggi” – termina l’head coach di Pistoia – “Tranne che con Brescia, abbiamo sempre disputato seconde parti di gara non soddisfacenti sul piano difensivo, a differenza di primi tempi a volte molto buoni. Da questo punto di vista abbiamo bisogno di crescere ulteriormente“.