Questa mattina, nella Club House societaria, coach Gianmarco Pozzecco ha incontrato i giornalisti in vista della sfida di domenica contro la Vanoli Cremona, gara di esordio sul campo di casa del nuovo tecnico biancoblu.
“Innanzitutto voglio fare gli auguri a Travis Diener, immagino che condividiate questo mio augurio perché siamo tutti affezionati a lui. Voglio anche ringraziare tutti per le manifestazioni di affetto fin dal mio arrivo a Sassari. Ritengo molto importante il rapporto con la comunità e sono rimasto molto colpito dall’accoglienza della gente, cosa che per me ha un grande valore, nella vita personale e in quella professionale. Sono molto contento di quello che ho trovato in società, a partire dal presedente e dalla sua famiglia, e poi lo staff e tutta questa grande famiglia allargata di cui fanno parte tutte le persone che lavorano qui in un clima di entusiasmo e per certi versi goliardico, ma al tempo stesso estremamente professionale , come piace a me. Ero desideroso di poter lavorare un giorno qui Sassari perché avevo la percezione di un certo ambiente e devo dire che questa percezione è stata confermata in queste due settimane qui.
Non ultimi, ringrazio i giocatori per la disponibilità che mi hanno dato. Lavoro per il futuro della squadra e indipendentemente da quelli che saranno i risultati penserò alla crescita di questa squadra. Vorrei riuscire a far vivere agli altri ciò he io ho vissuto da giocatore, questo è il mio obiettivo. Ci vorrà del tempo, so che nel mondo dello sport chiedere un po’ di pazienza non è semplice. Io sono arrivato in un momento particolare della stagione, si era appena fatto male Scott Bamforth, poi il passaggio di consegne tra lui Carter e McGee quindi siamo una squadra che ha una conformazione in po’ diversa che necessita di un po’ di tempo per trovare la nostra identità.
Per quanto riguarda la partita di domenica, è vero che la sentiamo tutti, perché è la mia prima in casa, perché dall’altra parte ci sono degli amici e perché è una gara importante per la classifica e quindi siamo tutti totalmente focalizzati su questa gara. Però dobbiamo tenere conto che il nostro è un percorso e che il primo ostacolo sulla nostra strada è Cremona. Non abbiamo avuto molto tempo per prepararci, non sono stato fortunatissimo a dover affrontare la prima squadra che in questo momento deve essere considerata la migliore in Italia per ché alle Final Eight è state la migliore delle prime 8, quella che sta giocando la migliore pallacanestro”.
Come affronterete questa squadra, il suo gioco molto rapido, il modo di giocare di Travis…
“Travis ha una conoscenza cestistica che in questo momento in Italia, e non solo, non ha nessuno, sarà un piacere rivederlo in campo. Cremona è una squadra spensierata che attacca in qualunque momento, in qualunque parte del campo, molto aggressiva in questo senso, gioca una pallacanestro veloce, gioca alla maniera di Meo, e dà pochi punti di riferimento ed essendo poco prevedibile è difficile da affrontare. L’unica arma che vedo è la concentrazione, da quando tiri in attacco fino a a quando vanno al tiro loro. Quindi transizione difensiva, accoppiamenti. Dovremo essere molto bravi a rimanere concentrati per tutti i 40 minuti per arginare questa loro confidenza e la loro facilità a trovare soluzioni con qualunque quintetto in campo”.
Infermeria
“Pierre non è al 100 per cento, lo staff medico sta monitorando la situazione, vedremo da qui a domenica. Questo qualche pensiero me lo dà perché loro hanno nel ruolo di 2 e di 3 dei giocatori molto i fisici, Saunders e Crawford, quindi poter disporre di Pierre per me è fondamentale. In ogni caso, qualunque soluzione saremo costretti ad adottare, sono sicuro però che facendo una partita maschia riusciremo ad arginare questo loro punto di forza.
Anche Magro ha qualche problema. Non mi piace parlare degli infortunati perché non voglio che ci piangiamo addosso. Abbiamo una panchina lunga, con giocatori che si possono sostituire a vicenda, e devo dire che ho grande fiducia in Diop, e se sarà necessario sono sicuro che lo potrò utilizzare al meglio”.
In questi pochi allenamenti cosa sei riuscito a portare della tua idea di basket nel gruppo?
“Come detto siamo solo all’inizio di un percorso, abbiamo bisogno di lavorare insieme e lo stiamo facendo molto bene, ho cambiato alcune cose anche perché per certi versi è cambiata anche la squadra. Ho trovato grande disponibilità da parte dei giocatori e un aspetto fondamentale è che con il mio approccio i ragazzi si fidino di me. Perché di fronte a situazioni di questo tipo i giocatori si possono ritrovare spiazzati e possono diventare ancora più diffidenti. Del lavoro fa parte anche questa ricerca della fiducia reciproca. In questo momento ho un grande punto di riferimento nel gruppo che è Jack Devecchi, con cui dall’inizio si è instaurato un rapporto di grande fiducia e che sicuramente potrà essere una figura fondamentale nel trasferire questa fiducia alla squadra“.
Comunicato a cura di Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna.