L’Olimpia Milano, dopo cinque vittorie di fila, si ferma in casa del CSKA Mosca, che s’impone 101-95 al termine di un match a lungo dominato, ma nel quale l’Olimpia non ha mai mollato, rischiando anche di riaprirla sul serio negli ultimi minuti.
Così coach Pianigiani a fine partita: “I numeri dicono tutto. Abbiamo provato a giocare, ma i rimbalzi e i punti segnati su seconde opportunità ci hanno ucciso. Abbiamo commesso altri errori, ma quelli ci stanno; invece quella differenza lì al rimbalzo ha deciso la gara. Loro hanno conquistato sotto il nostro tabellone più rimbalzi di quelli che abbiamo controllato noi“.
“Tutti ci fanno i complimenti perché stiamo giocando per i playoff, nonostante le vicissitudini; ma questo non è il momento di essere contenti di noi stessi. E’ il momento di competere su ogni pallone” – continua Pianigiani – “Il CSKA è fortissimo, gioca bene, ma noi siamo attesi dal calendario che conosciamo e quindi non possiamo permetterci di giocare soft. Questa differenza non è accettabile, nonostante la loro qualità e fisicità. Chiaro, con Tarczewski in campo siamo più 5 di plus/minus, ma non voglio soffermarmi su questa partita, perché la prossima e non solo la prossima sarà uguale“.
“Abbiamo gestito bene la palla, letto le situazioni e segnato 95 punti; ma questa differenza a rimbalzo onestamente non me l’aspettavo” – conclude l’head coach di Milano – “Hunter ha segnato 19 punti con un solo tiro libero. Dovevamo spendere falli, mandarlo in lunetta, forzarlo a segnare dalla linea, ad esempio. Questo è stato il problema, difesa e rimbalzi. Abbiamo perso la metà dei loro palloni, segnato 95 punti, di più in attacco era difficile fare. Potevamo fare meglio in qualche dettaglio, ma sappiamo quale sia la fotografia della partita. Ed è questa: i punti conquistati su rimbalzo d’attacco l’hanno decisa“.