Una stagione da incorniciare fino a questo momento per Luca Di Palma, giocatore della Virtus Scafati, squadra impegnata nel campionato di serie D regionale campana. Dopo essere cresciuto cestisticamente con la prima squadra di Scafati e dopo aver giocato con Casavatore e Sarno in categorie superiori, Di Palma si sta affermando quest’anno come uno dei migliori giocatori della serie D campana. Intervistato in esclusiva dai microfoni di TuttoBasket, Di Palma ci ha raccontato del prosieguo di questa stagione e del suo rapporto con i compagni e con tutto il mondo Scafati.
– Stai disputando un grandissimo campionato con la maglia della Virtus Scafati, concludendo la stagione al quinto posto nella classifica marcatori con 15.5 punti di media. Quali sono le tue sensazioni su questa annata?
“Sono molto contento di essere tornato quest’anno a Scafati dopo l’esperienza della scorsa stagione a Sarno. Ho potuto incontrare di nuovo tanti ragazzi con cui ho condiviso lo spogliatoio durante i campionati giovanili. Ad inizio anno sicuramente l’approccio non è stato nei migliori, eravamo in difficoltà soprattutto sul modo in cui accostavamo alla gara. Nella seconda parte di stagione invece la squadra si è dimostrata in grande crescita: questo miglioramento collettivo ha giovato tanto anche a me. L’aver chiuso al quinto posto nella classifica marcatori è merito soprattutto dei miei compagni che mi hanno permesso di trovare la via del canestro con molta facilità in tante circostanze. Ho deciso di accettare questo progetto ad inizio anno perché questa sfida mi intrigava, abbiamo pochissimi senior in squadra e questo è il cuore del progetto che la Virtus Scafati sta portando avanti.”
– Il tuo costante contatto con la prima squadra di Scafati, impegnata nel campionato di A2, ti ha permesso sicuramente di crescere e accumulare tantissima esperienza. Quanto ha inciso l’allenamento quotidiano con dei veri professionisti, nella tua etica del lavoro?
“Sicuramente aver lavorato con dei veri professionisti mi ha aiutato a crescere sotto tanti aspetti. Ho iniziato a giocare in prima squadra a 16 anni e da allora ho raccolto davvero tanto. Aver lavorato con giocatori importanti come Roberto Chiacig e tantissimi altri da cui ho potuto rubare tante piccole cose dentro e fuori dal campo, è stato fondamentale. Anche il costante contatto con allenatori di primissima fascia e di altissimo livello, mi ha consentito sempre di portare qualcosa in più a livello di mentalità e di esperienza nelle mie prestazioni. Ringrazio Scafati anche quest’anno perché nonostante io sia senior, mi permette comunque di allenarmi con la prima squadra e continuare il mio percorso di crescita. A tal proposito mi preme ringraziare Umberto di Martino, mio allenatore per moltissimi anni, che mi ha permesso di entrare nel giro dei professionisti.”
– In questa stagione hai dimostrato di essere un ottimo tiratore dalla lunga distanza, prediligi ovviamente più il gioco perimetrale rispetto a quello all’interno del pitturato. Nelle varie partite disputate in questo campionato sei apparso sempre molto a tuo agio sul parquet. Quanto conta nelle tue prestazioni personali, la conoscenza dei tuoi compagni?
Prediligo il gioco perimetrale perché nasco come una guardia/ala piccola, ma mi è capitato molte volte nel corso degli anni di giocare da lungo. Nelle mie potenzialità incidono molto i miei compagni perché prendere un tiro in ritmo è sicuramente meglio di una conclusione costruita individualmente. Riguardo questo aspetto devo dire che sia il coach che i ragazzi, sono fondamentali.
– Siete in piena bagarre playoff, avete disputato un’ottima seconda parte di stagione e nell’ultima partita disputata siete riusciti quasi a centrare il colpaccio con la corazzata Portici. Quanto credete nell’obiettivo playoff?
Dopo una seconda parte di stagione positiva, abbiamo cominciato a crederci. Nel corso delle partite si sono visti e si stanno vedendo tutti i miglioramenti a cui siamo arrivati. Al momento siamo tra le squadre più in forma del campionato e cercheremo con ogni mezzo di raggiungere l’obiettivo. L’ultima partita contro Portici ci ha lasciato l’amaro in bocca anche se sapevamo la caratura dell’avversario che avevamo di fronte, una squadra che è riuscita a mettere insieme quasi 20 vittorie di fila. Abbiamo lottato fino alla fine, riuscendo a portarci in vantaggio fino alla fine del terzo quarto. Questo deve essere un segnale importante per noi per tutto il prosieguo della stagione. Se siamo lì a lottare lo dobbiamo a noi, ma anche alla società e ai nostri sostenitori.
– La prossima sfida vi vedrà impegnati sul campo del Cus Potenza, una squadra imprevedibile che ha dimostrato di poter competere con quasi tutte le formazioni del proprio girone. Come vedi il prossimo impegno in terra lucana?
La trasferta contro il Cus Potenza è sicuramente una sfida molto insidiosa anche se personalmente io non conosco il loro roster. Nelle seconda parte di stagione loro si sono rinforzati e non poco, mettendo in difficoltà tutte le prime del loro girone. Noi ce la giocheremo fino alla fine, mettendo sul campo tutto quello che abbiamo.”