Sergio Scariolo è diventato il primo italiano a vincere un titolo NBA dalla panchina, come assistant coach di Nick Nurse ai Toronto Raptors, che hanno sconfitto 4-2 nelle NBA Finals 2019 i Golden State Warriors. Intervistato da Repubblica, il 58enne nativo di Brescia, tra le altre cose, si è soffermato anche su Ettore Messina, fresco di nomina a head coach e president of basketball operations dell’Olimpia Milano.

Quando arrivai in NBA mi diede un input forte e chiaro, più che un consiglio, e fu categorico. Ci incontrammo e mi disse ‘Guai a te se anche solo ti sogni di mollare la panchina della Spagna’” – dice Scariolo – “Io in realtà ci stavo pensando, dato che temevo di non poter reggere i due incarichi contemporaneamente. Soprattutto in quella fase, vivevo ogni finestra per le Nazionali come una vera boccata d’aria pura“.

Quindi è Scariolo a consigliare Messina sulla sua nuova avventura a Milano: “Ne parleremo di sicuro a cena, fra di noi. Intanto, apprezzo il fatto che Ettore riparta da zero, con un libro bianco tutto da scrivere, in un doppio ruolo di coach e capo della società. Una situazione molto dura, come constatai io stesso al Real Madrid, quando ricoprii questo doppio ruolo“.

Più che ad Ettore, mi permetterei, piuttosto, un consiglio alla società. Se credono che tutto si risolverà dando una delega ampia a un professionista eccellente, che poi ci pensa lui, non funziona così” – spiega Scariolo – “C’è bisogno di una società forte, solida, impermeabile a ciò che passa da dentro a fuori e viceversa. Ci saranno momenti in cui Messina dovrà spendersi anzitutto da allenatore, la solita routine da coach, vittorie e sconfitte. Lì servirà la società. Come l’Olimpia non ha fatto sempre, in questi anni“.