L’Olimpia Milano, archiviata la vittoria nel Torneo di Cagliari (battute prima la Dinamo Sassari poi il Khimki Mosca), prosegue nella sua preparazione in vista della prossima stagione. Prossimo match amichevole previsto giovedì 19 Settembre al PalaLido contro l’Urania Milano.
Coach Ettore Messina, intervistato da Andrea Tosi de La Gazzetta dello Sport, ha toccato vari argomenti di discussione, a partire proprio dalla prossima uscita contro l’Urania: “In campo per rispetto dell’Urania, di cui vogliamo riconoscere la grande serietà di un programma che l’ha portata a salire in A2. Ricordi del PalaLido? In particolare le gesta di campioni del passato come Chuck Jura e Manu Ginobili. Nell’anno del Grande Slam, contro Milano, Manu dimenticò le scarpe da gioco; entrò dalla panchina, e me lo rinfaccia ancora oggi“.
Si passa poi alla squadra, e in particolare ai nuovi arrivati, Sergio Rodriguez e Shelvin Mack: “Loro rappresentano il grande cambiamento di quest’anno; li ho voluti entrambi perchè hanno talento, personalità e senso della squadra” – spiega Messina – “Questo non significa che chi abbiamo lasciato non sia di livello, anzi; so che Mike James ci rifilerà 40 punti quando affronteremo il Cska. Ma io volevo fortemente sia il Chacho chee Shelvin Mack. E mi auguro che quest’ultimo sia la sorpresa della prossima Serie A. Il nostro obiettivo? Vogliamo lo Scudetto e, insieme, raggiungere i Playoff di EuroLeague. Sinceramente, al momento, non so quale dei due sia più semplice da raggiungere“.
Focus quindi sul campionato. Innanzitutto sulla sua composizione, dato che per Messina anche un format a 16 squadre non sarebbe sostenibile: “Anche in quel caso non penso sia una quota gestibile per il conto economico e tecnico della Serie A. Serve una concertazione tra Lega e Fip“. Sugli avversari: “La Virtus è ovviamente in prima fila, poi la Reyer che ha lo scudetto sul petto, quindi Sassari che ha l’elettricità del Poz, Cremona che viene da un’ottima stagione, Brescia ha potenziale e Varese un grande allenatore“.