Si è svolta ieri mattina, presso la sede del club a Cermenate, la prima conferenza stampa del campionato 2019-20 di coach Cesare Pancotto, capo allenatore di Acqua S.Bernardo Cantù. Il tecnico marchigiano – all’esordio ufficiale sulla panchina biancoblù – ha presentato la prima giornata di Legabasket Serie A che, domani sera al “PalaPentassuglia” di Brindisi (palla a due alle ore 20:30), vedrà impegnata Cantù sul campo della Happy Casa di coach Francesco Vitucci. Di seguito il commento di Pancotto a due giorni dal match:
SUL DEBUTTO STAGIONALE
«Ogni inizio suscita sempre curiosità ed energia. È tanta, inoltre, anche la voglia di confrontarsi con gli altri, così come è tanto anche il desiderio di conoscere l’effettiva entità del lavoro svolto, cercando di capire dove ti ha portato».
LE SENSAZIONI DOPO LA PRESEASON
«La prima considerazione è che abbiamo fatto un ottimo lavoro in precampionato. In queste 6-7 settimane i ragazzi hanno lavorato con grande dedizione e partecipazione. Da parte loro c’è stato un apporto totale, sia dal punto di vista fisico che mentale. Questo, però, da solo non basta perché siamo una squadra giovane, fatta di esordienti. Dobbiamo cercare di trovare delle certezze attraverso il nostro entusiasmo e attraverso la nostra energia. Perché essere giovani, come squadra, vuol dire avere entusiasmo ed energia, ma in campionato ci vuole anche la testa. Soprattutto se l’esordio coincide fuori casa, soprattutto se a Brindisi, come in questo caso».
GLI OBIETTIVI
«Dobbiamo lavorare sul crearci una forte identità, di tipo connettivo, per esprimere le nostre capacità. Il campionato per noi inizia giovedì ma va avanti 32 partite. Dunque, dobbiamo crescere giorno dopo giorno. L’impatto è importante ma la continuità lo è ancor di più. Siamo pronti per la partenza, poi starà a noi esserlo anche per ogni singola partita, in cui dovremo sviluppare le nostre capacità tecnico tattiche che abbiamo creato fino a questo momento. L’attacco deve essere di qualità per supportare quello che la difesa sa creare, senza dimenticare di tenere un certo equilibrio durante la gara».
SUGLI AVVERSARI
«Parlando di Brindisi, invece, mi vengono in mente tre cose: è una squadra che la scorsa stagione ha fatto i playoff, che ha appena disputato la Supercoppa e che prenderà parte alla Champions Legaue. Si tratta di un gruppo esperto, lungo e talentuoso, con tanti punti mani e allenato da un allenatore bravissimo come Vituci, grande conoscitore della realtà brindisina. Il campo di Brindisi è molto caldo: il tifo è sempre di grande energia ma comunque sempre corretto. Voglio precisare che non parlerò mai di pressione, la cosa più importante è concentrarsi solo su quello che accade dentro al campo. Per me la tensione è sempre un elemento positivo perché scatena energia».
LA CHIOSA FINALE
«Siamo una squadra giovane che deve approcciare al campionato con coraggio e anche un po’ di sfrontatezza, con fiducia però, senza essere presuntuosi. I giovani corrono, quelli esperti conoscono la strada. La forza dell’uomo sta nel non creare aspettative. Noi dovremo creare coesione, cercando di diventare l’orgoglio di Cantù: una città di basket, di tradizione e, visto che guardiamo al futuro, anche di innovazione. Dovremo essere bravi a creare emozioni e soddisfazioni per i nostri tifosi».
Fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù