Cinquant’anni di dialoghi intensi, mai banali, con la Federazione, nell’interesse massimo del basket. Certo, a volte ci sono state scintille: ogni famiglia ha i suoi momenti di crisi, ma è anche vero che in essa si trovano le energie migliori e le motivazioni giuste per ripartire con maggior forza e determinazione.
Buon Compleanno al presidente Umberto Gandini, alle società che oggi fanno parte della Lega e a quelle che ne hanno fatto parte in passato, ai dirigenti e allo staff. Auguri anche ai Presidenti che negli anni si sono avvicendati alla guida della Lega. Persone di alto profilo manageriale, politico e sportivo che con passione e competenza hanno guidato un’Associazione che, senza retorica, ricopre un ruolo di sicuro riferimento per tutti. Non posso esimermi, inoltre, da un ricordo particolare e affettuoso per Gianluigi Porelli che non fu presidente, ma fu l’anima dell’associazionismo delle società in Italia come in Europa fondando anche la lega delle società europee.
Sono stati cinquant’anni importanti caratterizzati da passi in avanti, ma anche sperimentazioni e felici intuizioni. Cinquant’anni che hanno visto l’evoluzione dei regolamenti, delle norme, con una pallacanestro che si è sempre più professionalizzata, specializzata, attenta alle esigenze dei media, alle indicazioni del marketing, alle novità in generale, alla rivoluzione portata dal digitale.
Oggi solo due discipline di squadra sono riconosciute come professionistiche dalla legge 91/1981 professionistiche: basket e calcio. Indice dell’importanza e della serietà dell’impegno che le Società assumono quando fanno impresa.
Cinquant’anni che hanno visto affermazioni della Nazionale ai Giochi Olimpici (due medaglie d’Argento) e ai Campionati Europei (due medaglie d’Oro, due d’Argento e quattro di Bronzo). Risultati importanti, prestigiosi, indicativi dell’impegno e del valore dei giocatori messi a disposizione dalle società di Lega che comprendono il valore nel proprio territorio di un successo della Nazionale.
Purtroppo la pandemia che si è abbattuta sulle nostre vite ci ha obbligato a rivedere atteggiamenti ed assumere nuovi stili. Oggi il nuovo presidente Gandini, con una positiva e vincente storia nel calcio, sta già portando nuove abitudini: confronto, collaborazione e propositività nel rispetto dei ruoli e delle competenze. Un buon viatico per iniziare i nuovi cinquant’anni
Ad Maiora,
Giovanni Petrucci
Comunicato a cura di Ufficio Stampa Fip.