La stagione della Vuelle Pesaro è stata estremamente complicata. Una sola vittoria in 20 partite ed ovvio ultimo posto al momento dell’interruzione della stagione, a -12 dal terzetto Virtus Roma-Oriora Pistoia-Pall. Trieste. Come se non bastasse, a causa della pandemia e della crisi economica che ne consegue, la prospettiva realistica di ricollocazione in Serie A2.

Ciò detto, coach Giancarlo Sacco, raggiunto da Il Corriere Adriatico, si è detto dispiaciuto per l’interruzione del campionato poiché, a suo dire, la squadra si sarebbe giocata la permanenza in Serie A finché la matematica l’avrebbe concesso.

Mi è dispiaciuto tanto chiudere anzitempo la stagione. Mancavano dieci partite e, nonostante la fuga di qualche giocatore verso altri lidi, arrivava finalmente la parte di calendario nella quale avremmo potuto dire la nostra, vincere qualche partita e dare un po’ di soddisfazioni ai nostri tifosi“, spiega Sacco.

Il rimpianto maggiore riguarda il lavoro interrotto” – aggiunge – “Vero, la nostra salvezza rappresentava un qualcosa ai confini della realtà; ma la matematica ancora non ci condannava e a me piace battermi fino alla fine. In più, la parte conclusiva della stagione sarebbe servita alla società per programmare e valutare i giocatori sotto contratto“.