Il coach delle Vu Nere è stato ospite nella puntata del programma televisivo “Basketland”.

Di seguito un estratto dell’intervista.

Sulla stagione cancellata. “Non poter finire la stagione è stata un grande delusione. Dopo tanti anni la Virtus era in cima alla classifica, la squadra stava crescendo così come la Società. Sicuramente c’è tanto rammarico per quello che sarebbe potuto essere. Nonostante l’interruzione abbiamo stretto nuovamente un legame molto importante con la città di Bologna e con i nostri tifosi. Detto questo bisogna anche pensare al motivo per cui ci siamo fermati. Sono rimasto davvero scioccato dalla forza di questo virus, dalle migliaia di morti. Sono una persona molto sensibile e sono rimasto molto toccato nel profondo da tutto ciò che è successo ed è cambiato nelle nostre vite”.

Sui nuovi acquisti. “Quello che vogliamo fare è sotto gli occhi di tutti. Vogliamo proseguire in questo percorso di crescita, spinti dalla voglia e dalla forte motivazione di far durare questo progetto di crescita della Virtus Bologna per tanti anni. Il gruppo Segafredo Zanetti sta agendo con grande responsabilità e con grande progettualità, il mio compito è di proseguire sulla strada già tracciata, portare la squadra in finale e vincere; oltre a questo vogliamo continuare con la crescita di una forte base italiana all’interno della squadra. I giocatori arrivati ora in Virtus sono giovani con l’età giusta. Alibegovic mi è sempre piaciuto ha grandi qualità umane e una grande intelligenza cestistica. Tessitori è il cinque della Nazionale, sta crescendo e ha una grandissima potenzialità. Vogliamo che questi giocatori crescano all’interno di un sistema. Grazie a queste idee io, insieme all’Amministratore Delegato Luca Baraldi e al Direttore Generale Paolo Ronci abbiamo optato per queste decisioni.”

Su Pajola e sulla crescita dei giovani. “Ci sono vari metodologie di crescita per i giovani talenti. Si gioca per vincere e in lui e nel suo ruolo abbiamo individuato un percorso di grande crescita. Abbiamo lavorato molto per fargli abbattere il muro che c’è in questo momento tra i giovani italiani e la pallacanestro senior. Abbiamo creato un programma personalizzato, costituito da tanto lavoro in palestra. Come ho già detto, il talento in Italia c’è, ma è importante concentrarsi nel lavoro fisico quotidiano. E poi con due giocatori (Teodosic e Markovic) con tanta esperienza, qualità e personalità forti ha potuto trarre tanti insegnamenti. Ha capito che la sua vita è la pallacanestro e io sono molto contento della sua crescita e, come Head Coach, di aver contribuito a dare alla Nazionale un ottimo giocatore.”

Su Hunter. “Hunter ha un contratto pluriennale e rimarrà con noi a comporre la batteria dei lunghi. In alcune partite ha giocato da 4, anche perché ha una esplosività tale che gli permette di giocare in quella posizione. In alcune partite, come contro Venezia, al Taliercio, in quel ruolo ha fatto molto bene. Con l’aggiunta di Tessitori potremmo continuare a lavorare su di lui e ad inventare qualcosa di nuovo per sorprendere gli avversari.”

Pozzecco, Esposito e Djordjevic. “Siamo tre  persone molto competitive. Il nostro dovere è continuare sempre così, sono felice ed orgoglioso di essere insieme a loro. Tuttavia devo notare che c’è troppa leggerezza nel parlare della professione di allenatore e nel trattare questi argomenti. Il nostro è un lavoro molto bello, complicato, fatto di tanta preparazione, tanto studio e tante analisi. La nostra è una professione bellissima, straordinaria, ma deve essere valorizzata di più. Nel mondo del Basket soprattutto noi allenatori stiamo cercando di fare crescere e di trainare tutto il movimento, ed il basket è il mezzo di comunicazione più grande di cui possiamo servirci. Abbiamo una responsabilità enorme. Non esiste solo la partita del sabato sera, ma un lavoro importante e costante. Come allenatore non devo guidare solo la squadra ma un intero gruppo di persone verso la vittoria.”

Sul futuro. “In questo momento il prolungamento del contratto non è la priorità. Voglio solo pensare ad iniziare la prossima stagione. Quando verrà il momento ne parleremo. Dobbiamo remare tutti dalla nostra parte, continuando ad avere questa unità in tutti gli ambiti della Società. Importante è continuare a remare, come abbiamo fatto fino ad adesso e con forza, dalla stessa parte.”