Il Presidente dell’Orlandina Basket Enzo Sindoni torna a parlare in vista della stagione 2020-21, che vedrà il club biancoazzurro presente ai nastri di partenza del campionato di Serie A2.
In una video intervista, di cui vi riportiamo alcuni estratti, il Presidente spazia a tutto campo tra ripartenza, la scorsa stagione, il PalaFantozzi e la nuova strada intrapresa dal figlio Peppe, con un occhio di riguardo ai tifosi. Per la prossima stagione infatti Sindoni lancia l’iniziativa “Orlandina vuol dire fiducia”, parafrasando un noto slogan: visti i tempi difficili del post lockdown, chiunque non potrà permettersi un biglietto per assistere alle partite dell’Orlandina Basket potrà entrare gratis al Palazzetto.
Il Club intanto annuncia un’altra novità in vista della giornata di domani.
Ripartenza: “Per l’Orlandina Basket è un obbligo morale, siamo l’espressione di un territorio forte, orgoglioso, capace di superare qualsiasi difficoltà. In un momento nel quale le difficoltà riguardano tutti, bisogna ripartire da chi rappresenta tutti: l’Orlandina non poteva che rispondere presente“.
La scorsa stagione: “Non lo considero un campionato negativo. Al di là dei risultati mi ha permesso di rinsaldare il legame con coach Marco Sodini e tutto lo staff tecnico. Ma anche con chi, in corsa, ci ha permesso di migliorare il nostro percorso, come Marco Laganà. Un giocatore di qualità e di categoria superiore che ci ha mostrato tutte le sue qualità nella sua interezza. Come dimenticare infine Matteo Laganà, che ha superato con forza e determinazione un bruttissimo infortunio ed è pronto a divenire il capitano dell’Orlandina del prossimo anno“.
Su Peppe Sindoni: “Dopo 11 anni insieme mio figlio ha deciso di intraprendere un’altra strada. Con l’ansia e l’amore di un padre ne seguo il percorso e sono certo della sua capacità di raggiungere risultati che hanno reso già grande l’Orlandina. Sarà strano per me, pur non privandomi della sua vicinanza e della sua competenza. È il pizzico di malinconia che mi accompagnerà in questo campionato“.
Stagione 2020-21: “È la sfida più difficile che l’Orlandina Basket abbia mai affrontato. L’incertezza regna sovrana: palazzetti aperti o chiusi? Data di inizio stagione? Capacità degli sponsor di sostenerci? Io so con certezza che si parte da due punti: il senso di appartenenza e l’entusiasmo. È su questo che io faccio fede affinché anche questa battaglia, la più bella, possa essere vinta“.
Palazzetto: “Il PalaFantozzi ha bisogno con urgenza di un intervento immediato. Sono 20 anni che questa struttura ci accompagna. Questo chiederemo alle istituzioni locali, un impegno per il PalaFantozzi ma anche per il PalaValenti. Il basket a Capo d’Orlando è religione, nei prossimi giorni invieremo un comunicato congiunto, insieme alla Costa d’Orlando, affinché le strutture sportive vengano sistemate a dovere“.
Tifosi: “L’essenza della nostra squadra sono i tifosi. I veri proprietari di questa squadra. A loro dico che questa squadra va amata e sarà la quantità d’amore che sapremo riversare verso l’Orlandina che determinerà la lunghezza del percorso che faremo“.
Orlandina vuol dire fiducia: “Dal lockdown usciamo consapevoli che la nostra comunità sa essere solidale. E l’Orlandina, che questo territorio lo rappresenta, continuerà sulla propria scia dei prezzi popolari per l’ingresso al Palazzetto. Ma chi il biglietto non avrà la possibilità di comprarlo potrà ugualmente entrare al PalaFantozzi. Chi può, pagherà. Chi non può, non pagherà, ma sarà comunque parte di una famiglia che rappresenta un intero territorio“.