Jordan Theodore è uno dei motivi principali che sono dietro i recenti successi in Eurocup dell’Umana Reyer Venezia. L’ultimo arrivato in casa orogranata ha parlato a “Il Gazzettino – Venezia”, “la Nuova – di Venezia e Mestre” e “Corriere del Veneto” del suo ambientamento nel nuovo club e della sfida contro l’Openjobmetis di domenica alle 19: “Sono elettrizzato e non vedo l’ora di scendere in campo per disputare questa partita che credo sarà entusiasmante. Stiamo finalmente trovando una buona chimica, affrontiamo un’ottima squadra di cui abbiamo grande rispetto, con un occhio di riguardo per Marcus Keene che è un grande tiratore. Mi sto inserendo molto bene qui a Venezia e sono soddisfatto anche del fatto di riuscire a tornare a giocare a un tipo di basket di altissimo livello dopo l’infortunio. Non sono ancora al top fisicamente, arrivo ancora un po‘ stanco ai finali delle partite ma fa parte del mio processo di recupero”.
La quadra però deve ancora essere trovata, considerando anche che la Reyer non trova una vittoria in campionato dall’8 gennaio scorso: “La Reyer ha cambiato pelle, stiamo trovando una nostra identità. Da quando sono arrivato non ho mai giocato con tutti i compagni, è cambiato il play, Daye era inizialmente fuori, poi è uscito Watt, adesso ci sono entrambi. Il nostro obiettivo adesso è far vedere la vera faccia della squadre nelle prossime partite. Vogliamo dimostrare di essere un’altra squadra rispetto a quello che siamo adesso. C’è un percorso da compiere e io sento la responsabilità di aiutare la squadra con la mia leadership”.
Poi Theodore ha parlato dei suoi nuovi compagni: “La squadra mi ha accolto benissimo, ci siamo dati subito rispetto reciproco. Conoscevo bene Stone, Phillip, Morgan, Daye. Ho fondato una specie di club, li invito a cena e spesso al mattino ci troviamo presto per allenarci anche se non è giornata di lavoro. Credo sia più importante essere una brava persona che un bel giocatore”.
Comunicato a cura di: Sito Ufficiale Lega Basket Serie A