Una firma d’autore sulla vittoria della propria squadra nell’ultima giornata di campionato, sebbene abbiano dato solo l’illusione dei play-off. Adrian Banks (Allianz Pallacanestro Trieste, 1347 voti) ha superato nei voti Mikael Hopkins (UNAHOTELS Reggio Emilia, 772 voti) e Tres Tinkle (Vanoli Cremona, 723 voti) ottenendo la palma di miglior giocatore del trentesimo turno.
Non sarebbe corretto definirla una vittoria di Pirro, ma il successo nel derby del triveneto si è rivelato inutile ai fini della conquista dell’ottavo posto in classifica. L’Allianz ne esce amareggiata, di solito guadagnare due punti ha un’importanza cruciale solo che la contemporanea vittoria di Pesaro al PalaBarbuto ha influito sul futuro della compagine giuliana. Chi non ha mai smesso di credere al raggiungimento dell’obiettivo prefissato è senza dubbio Adrian Banks, il pistolero in divisa biancorossa pronto ad immolarsi per la causa lottando fino all’ultimo secondo della sua stagione. Il numero 1 di Trieste è stato l’artefice della rimonta (e della conseguente vittoria) nella sfida contro Treviso: top scorer della partita con 21 punti segnati, frutto di un 50% da due punti (4/8), un 60% da oltre l’arco (3/5) e del 100% ai liberi (4/4), questi sono stati proprio l’arma con cui ha prima raggiunto e poi superato la Nutribullet nel punteggio per far gioire (momentaneamente) l’Allianz Dome. La sua presenza in fase difensiva si è notata nelle letture di passaggio avversarie, intercettando le intenzioni dei rivali e recuperando 3 palloni; tuttavia è proprio il suo istinto offensivo ad aver contribuito al recuperare lo svantaggio: oltre ai canestri messi a referto, ha servito i propri compagni per 7 volte mettendoli in ritmo e in condizione di aiutarlo nell’impresa.
Non c’è stato modo di fermare Banks se non commettendo falli ai suoi danni ed infatti sono ben 7 quelli fischiati in suo favore durante l’arco della gara; questi sommati alle altre voci statistiche gli hanno permesso di chiudere l’incontro con un 27 alla voce statistica della valutazione. Da quando ha sposato la causa dell’Allianz Trieste, il nativo di Memphis ha sempre dato il massimo ponendosi l’obiettivo di non deludere i propri sostenitori, una prerogativa che lo ha accompagnato in tutto il corso della sua carriera essendo uno dei giocatori più amati dalle tifoserie. Non solo l’affetto dei supporters, ma anche quello dei compagni e la testimonianza è ben visibile guardando l’azione svolgersi sul parquet: infatti, l’intesa costruita nel tempo con i compagni ha aiutato la squadra a giocarsi un posto nella post-season e sebbene non sia andata a buon fine, la sua determinazione e la sua leadership hanno portato all’ambiente un clima sereno e di grande speranza per l’avvenire. Nell’ultimo weekend di campionato abbiamo visto ancora una volta la chimica creatasi con il gruppo: il gioco in pick and roll con Konate, il posizionamento sugli scarichi di Campogrande e i tagli in area di Lever e Grazulis, prove di come l’adattamento di Banks al suo primo anno in canotta triestino sia stato estremamente positivo.
Adrian Banks finisce la sua stagione con 16.7 punti (4° miglior marcatore del campionato) e 20.1 di valutazione media a partita (3° migliore del campionato), numeri che mostrano la qualità del giocatore e ci fanno apprezzare nuovamente il fatto di averlo nel nostro campionato. Oltre alla prolificità e l’efficienza, il classe 1986 aggiunge ben altro: 31.5 minuti sul parquet tirando con il 56.3% da due punti (111/197), il 38.6% da tre punti (54/140) e il 90.2% a cronometro fermo (101/112, il migliore di tutta la competizione); a questi di cui sopra ci sono i 4.3 rimbalzi, i 3.9 assist e i 4.9 falli subiti a partita (2° del campionato dietro solo a Nick Perkins). In questa stagione per Banks è arrivato il massimo in carriera per punti segnati in singola partita con i 36 nella sfida contro la UNAHOTELS Reggio Emilia; nella stessa gara anche il career-high in valutazione con 51 dopo la vittoria nel doppio overtime, in cui è rimasto in campo per ben 46 minuti.
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