Il direttore sportivo dell’Happy Casa Brindisi Simone Giofrè ha parlato ad Antonio Rodi sul “Quotidiano di Puglia – Brindisi”, delineando il futuro del club con roster rivoluzionato: “L’intenzione è questa. Le idee sono tante. I campionati sono ancora in corso di svolgimento e fino a quando non termineranno le bocce resteranno ferme. Soprattutto per i club che rientrano nella nostra fascia. Le altre, invece, quelle con budget decisamente più importanti, inizieranno a muoversi molto prima. Noi siamo una piccola realtà, dovremo attendere il momento giusto per entrate in opera, come del resto è accaduto in passato. Dico ai nostri tifosi di avere pazienza. Se nel frattempo dovesse capitarci qualcosa d’importante, soprattutto per quel che concerne i giocatori italiani, non ce ne staremo con le mani in mano. Opteremo per la formula del 6+6. Per due motivi molto semplici: questa formula ci permette di avere un roster più lungo e di livello”.

Che caratteristiche avrà l’Happy Casa Brindisi del futuro? “Sarà una squadra che dovrà mettere in campo tanta energia su tutti e due i lati del campo e che dovrà difendere forte, oltre ad avere grande atletismo. Non può essere diversamente. Ripartiamo dal nostro capo allenatore Frank Vitucci, ovviamente la squadra verrà fatta a sua immagine e somiglianza. Ne più né meno di quanto accaduto negli anni scorsi”.

Brindisi vorrebbe partecipare ad una coppa europea: “Non dipende da noi. Vogliamo esserci, farne parte. Lo vuole la proprietà, lo vogliamo tutti. Ma siamo nelle mani degli altri club. L’undicesimo posto in classifica rende il quadro alquanto difficile, ci sarà bisogno della rinuncia da parte di qualche squadra che ci ha preceduto in classifica. Siamo alla finestra e restiamo in attesa degli eventi. Se ci sarà data la possibilità di essere ai nastri di partenza di una competizione europea diremo di sì, eccoci. Vedremo nei prossimi giorni cosa succede”.

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