Dopo un’annata in crescendo al Banco di Sardegna Sassari, il giovane centro Ousmane Diop si è regalato un viaggio nella sua terra di origine, il Senegal, che ha lasciato nel 2013 senza più farci ritorno e per credere nella carriera da professionista: “Non si può immaginare l’emozione, da quando abbiamo smesso con gli impegni di campionato non faccio altro che pensare solo a questo. Mi emoziono ogni volta che immagino quel momento, non vedo l’ora. E oggi parto, finalmente. Stare così tanto tempo lontano e vedere avvicinarsi il momento di rivedere i tuoi non è paragonabile a nient’altro. Sono molto legato a loro, alle mie due sorelle e a mio fratello, e non ci rinuncerei per nulla al mondo”.
Ad Antonello Palmas su “La Nuova Sardegna”, Diop poi racconta il suo approdo in Italia a 13 anni: “Ero un bambino quando mi sono trasferito a Udine, da quella che è diventata la mia seconda famiglia, che già i miei conoscevano. per questo erano tranquilli, sapevano che andavo in un posto sicuro. Il mio “secondo padre” aveva una scuola basket. Poi sono stato aggregato alla società del Feletto e così è cominciato tutto. Ci sono stati dei momenti difficili, ma mi sono trovato subito molto bene”.
Infine, un commento sulla sua stagione al Banco di Sardegna: “Sto bene anche a Sassari, dove abbiamo fatto un’annata molto bella, iniziata così così, poi abbiamo aggiustato tutto, arrivando in semifinale e perdendo con la squadra migliore d’Italia (Milano, ndc). Purtroppo sono stato limitato dai problemi al ginocchio dello scorso anno, poi ho dimostrato che quando mi sento bene cerco sempre di dare qualcosa di più”.
Comunicato a cura di: Sito Ufficiale Lega Basket Serie A