Queste le parole dei coach di Umana Reyer Venezia e Pallacanestro Trieste dopo il netto successo per 78-95 dei veneti.
Coach Walter De Raffaele (Umana Reyer Venezia): “Certamente abbiamo fatto passi in avanti, soprattutto in termini di attenzione e di ricerca dei vantaggi che cercavamo, e di impatto sulla partita. Sono molto contento per i giocatori, è una vittoria importante che volevamo. C’è da lavorare molto, ma questo lo sappiamo, nell’attesa di raggiungere un equilibrio di squadra. Già stasera, spostando alcune cose, siamo riusciti ad avere un bilanciamento diverso. E’ una squadra nuova, dobbiamo continuare a saggiare quali sono i migliori accoppiamenti. L’equilibrio tra la palla interna con i vari lunghi e la capacità di riaprirla fuori è stato uno degli elementi importanti di questa partita. Sono contento soprattutto per l’attitudine che i giocatori hanno avuto nei quaranta minuti”.
Coach Marco Legovich (Allianz Pallacanestro Trieste): “Innanzitutto sono doverosi i complimenti a Venezia. Quello che abbiamo sbagliato nuovamente oggi è l’approccio alla partita, abbiamo peccato di ingenuità ed è un errore che non ci possiamo permetterci. Non è accettabile che impieghiamo 23 minuti per capire il tipo di partita che dobbiamo fare con una squadra così. E’ vero che c’è stata una reazione vera, dal punto di vista personale e non di giocatori, quelli sono rimasti gli stessi tutta la partita. Avremo tanto su cui lavorare a partire da lunedì. Dobbiamo allenarci in modo duro, stare assieme, imparare come giocare assieme; ci sono senza dubbio aspetti tecnici da limare, ma mi preoccupano di meno. E’ necessario capire l’Intensità che una Serie A richiede, come eseguire le cose in campo: tutto questo ha bisogno di tempo, ma a livello di approccio non è accettabile fare 7 falli sotto di 20 con il centro, in 5 minuti. Sull’approccio alla partita e sulla mentalità abbiamo ancora un grande lavoro da fare. Quante squadre affronteranno Trieste con questo atteggiamento? Non mi interessa, il mio focus deve essere su come Trieste inizia le partite. In campo di va chi merita, Davis ha meritato 37min, in spogliatoio sono stato chiaro a comunicare questo concetto. Il terzo quarto ci ha dato delle risposte in questo senso. Chi gioca deve mantenere alto il livello, chi entra deve rubare minuti a chi gli sta davanti, ma è un discorso che inizia dal lunedì mattina al primo allenamento.”