Se il passato recente di Brandon Davies è chiaramente a tinte blaugrana (quelle del Barcellona), il presente è tutto a sfumature biancorosse, quelle dell’EA7 Emporio Armani Milano. La squadra meneghina, infatti, è quella a cui, quest’estate, il classe 1991 di Philadelphia ha deciso di unirsi per iniziare una nuova fase della carriera e andare a caccia di nuovi prestigiosi trofei sia a livello nazionale che in campo europeo.

Qui, in particolare, l’obiettivo dell’Olimpia e di Davies è chiaramente costituito dall’Eurolega, torneo che stasera lo vedrà opposto alla formazione che nelle ultime tre stagioni gli ha permesso di affermarsi come uno dei migliori lunghi del Vecchio Continente: il Barcellona: “Mi è piaciuto molto il tempo che ho trascorso a Barcellona. Abbiamo avuto alcune grandi stagioni, abbiamo vinto alcuni titoli, anche se non quanti ne avremmo voluti. Ho apprezzato davvero tanto il periodo e specialmente i compagni di squadra avuti qui” ha dichiarato a Cesare Milanti su Eurohoops il trentunenne prodotto dei Cougars prima di spiegare come è maturata la scelta di trasferirsi in Italia: “L’aver parlato con Messina, dei suoi obiettivi per questa squadra e per me individualmente e del modo in cui avrei potuto aiutare questo club dichiarando cosa avesse bisogno da me, è stato qualcosa che mi ha aiutato a capire che era il momento di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera”.

A Milano, dunque, Davies è giunto grazie anche, se non soprattutto, alla mediazione dell’allenatore catanese, molto simile, secondo lui, al tecnico che lo ha gestito negli ultimi anni a Kaunas e in Catalogna, Sarunas Jasikevicius: “Sono entrambi allenatori pluripremiati e molto intelligenti. Sanno come utilizzare i loro giocatori e come mettere insieme una squadra forte. Hanno molte somiglianze sotto questo aspetto. Dopo essere stato con coach Messina per un po’ di tempo ho capito che si aspetta che tu sia te stesso. Vuole che tu diventi un giocatore migliore lavorando duramente ogni giorno”.

A proposito di miglioramenti Davies è convinto che confrontandosi quotidianamente con uno come Kyle Hines certamente potrà fare importanti passi in avanti: “Sono felice di non doverlo più affrontare. È uno dei migliori difensori della lega, ma fortunatamente e sfortunatamente devo fronteggiarlo ogni giorno in allenamento e credo che mi renderà complessivamente un giocatore ancora migliore. È una grande persona”.

Insieme i due proveranno ad arricchire la già ampia bacheca di Milano: “È questo che importa, vincere dei titoli. Ovviamente tutte le partite che non ho vinto sono quelle che mi sono rimaste impresse nella memoria. Avrei voluto vincerne un altro paio con ogni squadra in cui ho giocato. Spero che Milano possa essere la squadra con cui potrò vincerne di più”.

In attesa di conseguire i successi sperati, Davies si è ambientato perfettamente in Italia e a Milano, città questa che ha già avuto modo di apprezzare: “L’Italia è fantastica, finora tutto ha superato le mie aspettative. Questo è un club molto professionale e Milano è una città bellissima. È bello essere qui dopo aver giocato a Varese cinque, sei anni fa”.

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