In undici gare di campionato, Varese ha tentato 359 tiri da tre, prima assoluta in Serie A. Ma se gli alti ritmi e il gran numero di conclusioni dall’arco sono la punta dell’iceberg, Varese in realtà in termini di precisione nel tiro da fuori è nella seconda metà della classifica e piuttosto è prima per precisione nel tiro da due. Di sicuro, è una squadra con una forte identità con la quale ha costruito una classifica di primo piano, tanto da essere molto vicina a certificare l’approdo alle Final Eight di Coppa Italia. Vincendo tanto, ha esaltato una delle città con la più elevata tradizione cestistica d’Italia. Per questo, le gare tra Milano e Varese non sono mai banali. Non si tratta solo di due squadre che assieme sommano 39 scudetti e otto titoli europei o che si sono scontrate in un’epica finale di Coppa Korac nel 1985. Si tratta di due squadre che si sono fronteggiate in cinque spareggi e praticamente per oltre due decenni sono state insieme ai vertici del basket, non solo italiano. Il “Christmas Game” quindi quest’anno ha tanti significati, di classifica, di tradizione, di rivalità. L’Olimpia insegue la vittoria interna in campionato consecutiva numero 28: ci riuscisse completerebbe un anno solare italiano senza sconfitte al Mediolanum Forum. L’Olimpia arriva a questa sfida sull’onda della grande rimonta completata in EuroLeague ai danni del Monaco. Tre giocatori (Baron, Hall, Davies) sono stati in campo oltre 30 minuti; altri due (Ricci e Melli) oltre 26. Il serbatoio di energie sarà quindi da riempire, ovviamente con l’apporto di chi venerdì sera ha speso meno, al di là delle assenze forzate dagli infortuni.

NOTE – La partita EA7 Emporio Armani Milano-Openjobmetis Varese si gioca lunedì 26 dicembre alle ore 18:30. Clicca qui per acquistare i biglietti.

GLI ARBITRI – Roberto Begnis, Fabrizio Paglialunga, Antonio Bartolomeo.

COACH MARIO FIORETTI – “Giochiamo un derby come sempre molto sentito di cui conosciamo l’importanza che riveste sia per noi che per Varese. Loro hanno il miglior attacco e la miglior transizione offensiva del campionato. Noi dovremo essere bravi a limitare soprattutto Ross, Brown e Johnson, tre giocatori che possono accendersi in un attimo, e in attacco muovere la palla contro la loro aggressività. Sarà anche importante eliminare le pause di rendimento che abbiamo accusato nelle ultime partite”.

VARESE – La squadra allenata per il primo anno dall’americano Matt Brase ha utilizzato lo stesso quintetto iniziale in tutte le gare di questa stagione: Colbey Ross, Markel Brown, Tomas Woldetensae, Jaron Johnson e Tariq Owens. Giovanni De Nicolao, il capitano Giancarlo Ferrero e il centro Guglielmo Caruso hanno spazio dalla panchina come Justin Reyes che però è infortunato. Occasionalmente giocano anche i giovani Matteo Librizzi e Nicolò Virginio. Ross è il playmaker (14.6 punti e 6.0 assist di media); Brown è il giocatore con il pedigree più importante (113 partite nella NBA tra Brooklyn e Houston), un esterno da 15.9 punti per gara, che tira con il 40.0% da tre su sette tentativi, più del doppio di quelli che esegue da due punti; Woldetensae è un bolognese che ha giocato in America, con due stagioni a Virginia (come Devon Hall e Billy Baron), è nel giro della Nazionale e al secondo anno a Varese sta segnando 8.7 punti con 6.4 tiri da tre a partita (32.8%); Johnson è il primo realizzatore (17.1 per gara), cattura 5.3 rimbalzi di media e ha il 35.9% da tre (6.4 tentativi); Owens è il centro titolare (8.0 punti, 60.4% da due, 4.8 rimbalzi in 21.4 minuti). Caruso, il centro di riserva, napoletano che ha giocato anche lui in America (tre anni a Santa Clara), in realtà segna più di Owens (10.2 punti per gara con il 70.0% da due). Ferrero è sempre più uno specialista del tiro da tre (43.7%). De Nicolao è un playmaker aggressivo. Reyes, il sesto uomo, è un americano di origini portoricane, che gioca in Nazionale, e ha grande energia. Prima di infortunarsi, aveva 11.2 punti e 5.3 rimbalzi per partita.

I PRECEDENTI – Milano-Varese è una delle classicissime del basket italiano. L’Olimpia è la squadra che ha vinto più scudetti, 28, ma Varese è la squadra italiana che ha vinto più volte la Coppa dei Campioni, cinque, raggiungendo la finale per il titolo europeo per 10 edizioni consecutive negli anni ‘70. Nella prima parte degli anni ’70, la rivalità tra queste due squadre ha raggiunto picchi altissimi. Per tre stagioni consecutive, nel 1971, 1972 e 1973, il titolo italiano è stato assegnato attraverso uno spareggio in territorio neutrale (due volte a Roma, una a Bologna) tra queste due squadre. Varese ha vinto due volte, Milano si è imposta in una circostanza, il 4 aprile 1972 quando il Simmenthal a Roma sconfisse l’Ignis 65-60 ovviando ai 25 punti di Manuel Raga e ai 22 con 13 rimbalzi di Dino Meneghin. L’Olimpia ebbe quattro uomini in doppia cifra e vinse la battaglia a rimbalzo 35-27 grazie ad un Arthur Kenney da 12 punti e 16 rimbalzi. Renzo Bariviera ebbe 12 punti, 6 palle rubate e segnò due tiri liberi chiave nel finale, le due guardie Iellini (10) e Brumatti (14) segnarono 24 punti in coppia. Lo spareggio più drammatico però fu precedente, nel 1966: Varese decise di schierare l’italoamericano Tony Gennari e vinse 74-59. Lo scudetto fu assegnato al Simmenthal a tavolino quando venne stabilito che l’utilizzo di Gennari (che era diventato italiano solo il giorno precedente la partita) era da considerare irregolare. In tutto, il bilancio tra le due squadre è di 109-76 per l’Olimpia; 61-28 per l’Olimpia a Milano, 45-43 per Varese sul suo campo, 5-3 per l’Olimpia in campo neutro.

LA VARESE CONNECTION – Paolo Galbiati, assistente allenatore a Varese, è stato come coach un prodotto delle giovanili Olimpia con lo scudetto Under 17 vinto nel 2013. Luis Scola, presidente di Varese, ha giocato un anno a Milano nella stagione 2019/20. Brandon Davies ha giocato a Varese nella stagione 2015/16 con 30 presenze in campionato, 398 punti segnati e 196 rimbalzi.

GAME NOTES – Billy Baron ha il secondo plus/minus medio del campionato con +9.9 per partita. In stagione, è 20/21 dalla lunetta e 15/30 nel tiro da tre che gli vale il secondo posto assoluto. L’Olimpia come squadra è prima per punti subiti (71.9), prima nella difesa sul tiro da due, 44.6%, e concede la valutazione più bassa agli avversari, 68.9 per gara.

Comunicato e dichiarazioni a cura di Ufficio Stampa Olimpia Milano.