Negli ultimi tempi, purtroppo, anche nel mondo del basket si sono verificati degli episodi di razzismo. Da ultimo, il giocatore maliano del 5 Pari Torino, Drame Magui, al quale un imbecille (scusate, ma così è) ha mimato il gesto della scimmia nei suoi confronti.
Sul tema, ha preso la parola Awudu Abass, giocatore della Germani Brescia, intervistato da Tuttosport: “Sinceramente non sono affatto sorpreso. In Italia c’è chi continua a pensare con ignoranza, con gli occhi chiusi, che non ha ancora realizzato che il Paese sta cambiando, come il mondo. E’in atto una globalizzazione totale e uno spostamento delle genti. Stanno arrivando tanti stranieri, così come tanti italiani vanno all’estero e si sono trasferiti in passato. Abbiamo già famiglie miste e ce ne saranno sempre di più“.
“Per questo sono diversi? No davvero. Dovremmo allora guardare alle megalopoli e ai Paesi in cui tutto questo è accaduto prima. Penso a Londra, a Parigi, al Canada, agli stessi Stari Uniti. Integrazione, inclusione, convivenza sono possibili. Quanto accade è invece inconcepibile. Io non ci credo che la gente dica queste cose, faccia questi gesti senza pensare. E allora serve qualcosa per dare un segnale“, continua il 26enne nativo di Como.
“Credo che dapprima gli arbitri, ma anche la Federazione, debbano intervenire. Occorre un intervento da parte del sistema, poiché bisogna porre fine a questa atti di inciviltà. Servono norme più rigide. Chi si rende protagonista di simili atti dovrebbe essere sottoposto perlomeno a daspo, e non poter accedere a un evento sportivo; non dico per sempre, ma per un bel pò di tempo. Ma soprattutto bisogna intervenire anche sul fronte culturale, sociale“, ha concluso Abass.