Dopo la netta e convincente vittoria casalinga contro la Cestistica Ostuni non c’è tempo di sedersi sugli allori e la squadra di coach Millina è già al lavoro per preparare la trasferta di Ceglie contro il Basket Francavilla.
La squadra brindisina, allenata dal giovane coach monopolitano Antonio Alba, è avversario da non sottovalutare e benchè sia uscita in quattro dei cinque incontri fin qui disputati, ha sempre lottato alla pari contro gli avversari cedendo nel finale, come nell’ultimo incontro con la capolista Molfetta.
I brindisini sono squadra giovane, sfrontata e di talento, per Monopoli l’imperativo è quello di mantenere alta la concentrazione per confermare i progressi nel gioco visti contro Ostuni e conquistare punti preziosi.
In settimana di avvicinamento al match abbiamo scambiato due chiacchiere con Angelo Barnaba, direttore sportivo della società monopolitana.
Ciao Angelo, nuovo campionato, nuova società. Quando è nato questo progetto?
E’ nato la notte del 23 maggio, dopo la sconfitta in gara 4 a Ruvo. Con mio fratello Francesco e Pierfelice Annese ci eravamo resi conto di aver sfiorato qualcosa di straordinario, ma anche del fatto che tutto l’entusiasmo che si era creato in quelle settimane non potesse essere disperso. Nei giorni successivi abbiamo incontrato un gruppo di amici che hanno colto al volo il nostro invito e così, in un’estate di grande lavoro, abbiamo messo su sia la nuova Action Now, sotto forma di società di capitali, che una formazione nata per essere competitiva.
Quali sono gli obiettivi della neonata società?
I nuovi soci hanno dimostrato subito di avere idee chiare. Vi è l’ambizione di puntare alla Serie B, ma solo all’interno di un progetto ben strutturato. A nessuno di loro interessa andare in B e fare da comparse, magari per una sola stagione: fosse stato così, sarebbe bastato accettare il ripescaggio che ci è stato proposto nei primi giorni di luglio. Sarebbe stata un’avventura ad altissimo rischio, soprattutto per il fatto che non eravamo pronti. Certo, avessimo vinto sul campo, tutto sarebbe stato differente ed avremmo dovuto letteralmente “inseguire” soluzioni molto complesse, perchè mancavano un impianto omologabile ed una società pronta ad assorbire il contraccolpo di un simile salto nel vuoto. L’Action Now 2019 punta ad arrivare in B quando tutte le componenti, tecniche, economiche e logistiche, garantiranno la ragionevole certezza di poter affrontare la cadetteria senza troppi patemi.
Perché è stato scelto Piero Millina come allenatore?
Proprio per quello che dicevo prima. I nuovi soci hanno voluto un allenatore che garantisse la formazione dei giovani giocatori monopolitani nella proiezione di una eventuale promozione in B. Un coach che, qualora in futuro si riuscisse a vincere il campionato, conoscesse già la categoria. Piero aveva il profilo ideale, anche perché il suo legame con Monopoli è restato sempre restato speciale e conosceva già perfettamente l’ambiente ed i cestisti locali.
Che impressione ti sei fatto del campionato di Serie C Gold 2019/2020?
Credo che il livello medio si sia alzato molto rispetto alla scorsa stagione. L’equilibrio sarà ancora maggiore, c’è da aspettarselo: si può perdere ogni domenica, se non si gioca al 100% delle proprie possibilità.
Quali ritieni le principali pretendenti al salto di categoria?
Ci sono almeno 4 squadre che hanno allestito rosters molto importanti e che giocano sicuramente per centrare i primi 4 posti: sono Taranto, Lecce, Ostuni e Molfetta, una matricola molto ambiziosa ed allenata magnificamente dall’amico Sergio Carolillo, uno che questi campionati li conosce come le sue tasche. Monopoli punta ad essere all’altezza di queste formazioni ed a giocarsi le sue carte nei playoff.
Quali potrebbero essere le outsiders?
Premesso che tutte le squadre mi sembrano ben attrezzate e che non ne ho ancora visto giocare ben 4, mi sono piaciute molto Altamura e Mola. Quest’ultima ha avuto la sfortuna di perdere Teofilo subito dopo averlo tesserato, a lui rivolgiamo un caloroso in bocca al lupo e l’auspicio di rivederlo presto in campo.
Che cosa pensi della nostra squadra a questo punto della stagione?
Credo che siamo sostanzialmente al punto in cui era ragionevole pensare di arrivare dopo appena 2 mesi e mezzo di lavoro. Questa squadra è una macchina molto più potente di quella dello scorso anno, abbiamo scelto di avere una cilindrata diversa e messo nel motore molti più cavalli. Era prevedibile che la messa a punto sarebbe stata lunga e difficoltosa, anche per questo ci voleva un allenatore con le spalle larghe e tanta personalità. Stiamo imparando a sfruttare l’ampiezza delle rotazioni, l’ultima partita con Ostuni lo ha dimostrato, soprattutto in fase difensiva la squadra ha fatto vedere di essere già a buon punto. Ci vuole grande umiltà ed intelligenza da parte dei giocatori per accettare l’idea di vedere ridursi il proprio minutaggio per poter giocare sempre con la massima intensità. Serve la loro disponibilità ed i tempi tecnici per conoscersi e sfruttare al meglio le caratteristiche di ognuno. Senza dimenticare che ad alcuni di loro è stato richiesto, nell’ambito del progetto tecnico cui accennavo prima, di giocare anche in un ruolo in parte differente rispetto a quello cui erano abituati. Se questa crescita proseguirà costante, credo che nei playoff, quando si giocherà una partita ogni 4 giorni, potremo dire la nostra.
Adesso ci aspetta una doppia trasferta e poi il big match interno con la capolista Molfetta: che mese di novembre ti attendi?
Credo che le prossime due partite diranno molto della crescita di questo gruppo a livello di consapevolezze. Sono certo che le affronteremo con la necessaria attenzione, mi auguro anche con la convinzione che deriva dal fatto di aver già verificato in partita che, quando seguiamo le indicazioni del coach e stiamo all’interno del piano – gara, il nostro potenziale viene fuori in modo abbastanza naturale, senza che ci si debba inventare nulla di strano. Francavilla è una vera e propria mina vagante, con noi giocherà di nuovo al completo ed ha già dimostrato di essere un osso durissimo. Castellaneta giocherà a Martina Franca a porte chiuse, sarà una partita da interpretare con intelligenza, con avversari tradizionalmente imprevedibili e che diventano temibilissimi quando, nel loro gioco fatto di tanti possessi, sono assistiti da alte percentuali. Quanto a Molfetta… è ancora troppo lontana, ma sarà sicuramente una grande partita tra due squadre capaci di giocare un basket pregevole. In definitiva, tre test molto importanti, che daranno molte delle risposte attese per definire meglio il volto di questo campionato.
Appuntamento per la palla a due alle ore 18.00 di domenica (10 novembre) al “Palasport 2006” di Ceglie Messapica, via Martiri delle Foibe n. 1, arbitri dell’incontro saranno Fabrizio Farina Valaori e Matteo Rodi di Brindisi.