Giornata di vigilia per la Nazionale, che domani sera (ore 20.15), alla Enerxenia Arena di Varese, si gioca contro l’Ungheria il primo match point per staccare il pass per i Mondiali di Cina 2019. Un’occasione importantissima, dato che ben più complicato sarebbe doversi giocare tutto a Klaipeda, in Lituania, nella serata di lunedì.
Al Corriere dello Sport, Amedeo Della Valle ha parlato innanzitutto del traguardo delle 50 presenze con la casacca azzurra, che gli consente tra le altre cose di superare papà Carlo. “Ogni volta che la Nazionale chiama è un brivido. Sono arrivato a 50 presenze, più di mio papà Carlo, e per questo lo prendo in giro” – dice divertito Della Valle – “Posso portare al gruppo la mia esperienza, avendo già giocato competizioni importanti. Sappiamo che siamo ad un bivio fondamentale del percorso e chiediamo alla gente di Varese di darci una spinta. Al resto penseremo noi“.
Il focus, quindi, non può non passare alla stagione che Della Valle sta vivendo con l’Olimpia Milano. “Inutile nascondersi dietro ad un dito. I minuti che ho a disposizione sono pochi e quindi devo convincere il coach con l’impegno e la concentrazione” – spiega il 25enne nativo di Alba – “Tutto quello che potrò ottenere deve passare attraverso il lavoro. Poi a fine anno si tirerà una linea e ognuno farà la proprie considerazioni“.
Infine, Della Valle rivolge un pensiero alla Pallacanestro Reggiana, squadra con la quale ha giocato per quattro stagioni prima di trasferirsi a Milano. “Dispiace molto che stiano attraversando un periodo così difficile. La Reggiana è una bella realtà, che merita di restare in Serie A e spero davvero che si salvi. Chiaramente, visto che stanno ricostruendo la squadra per la terza volta nella stagione, ci sono stati degli errori. E mi spiace che a pagare sia stato Devis Cagnardi, per tanti anni vice allenatore quando io giocavo con loro“, ha concluso il ragazzo.