Il Basket Mestre si accinge ad affrontare l’ultima di regular season in una Serie C Gold finora dominata. Il seed #1 ai Playoff è certo, e la squadra di coach Fabio Volpato è pronta a gettarsi a capofitto nella fase più importante della stagione, quella del dentro o fuori. La redazione di Tuttobasket.net ha avuto ancora una volta il piacere di scambiare delle impressioni con l’head coach della formazione veneta.
Entriamo subito nel vivo coach. La pausa di Pasqua sta per finire. Come l’avete accolta e come l’avete sfruttata, come squadra?
“Abbiamo cambiato ben poco, allenandoci con la solita frequenza, pur concedendo ai ragazzi i canonici tre giorni di stacco a cavallo di Pasqua, devo dire davvero meritati. Abbiamo affrontato in amichevole una squadra del nostro girone, l’Unione Padova, molto motivata ed impegnata nella lotta Playout. Ne è venuto fuori un bell’allenamento, nel quale ne abbiamo approfittato per far giocare tutti in modo proficuo. Inoltre abbiamo sfruttato di questa pausa per intensificare le cure ad un paio di giocatori che ne avevano davvero bisogno. Per cui direi che è stato un bel periodo, nel quale abbiamo staccato la spina a livello di testa, pur restando sul pezzo dal punto di vista fisico. Questa settimana quindi siamo ripartiti con l’intenzione di rimetterci in moto, e direi che siamo pronti“.
Domenica si chiuderà la regular season, con una trasferta in casa del Basket Oderzo. Che tipo di partita avete intenzione di impostare?
“Dobbiamo partire dal presupposto che è una partita che conta anche se, dando un’occhiata alla classifica, vediamo che noi in ogni caso resteremo primi e loro quarti. La partita conta poiché tra Mestre ed Oderzo c’è una rivalità sportiva ormai consolidata. Inoltre, negli ultimi due o tre anni loro sono sempre la squadra a compiere gli investimenti più importanti, prendendosi l’etichetta di squadra favorita del campionato. Ed è così anche quest’anno, nonostante la stagione che hanno avuto. A livello di roster, è indiscutibile che vantino giocatori molto importanti, da Serie B d’alto livello. Giusto per fare alcuni nomi, i vari Valesin, Tracchi, Zambon, De Min, Infanti, Venturelli e così via. Noi li consideriamo come i più forti del campionato. Ragion per cui, tra rivalità e contenuti tecnico-tattici, diventa una partita vera, e come tale ce la giocheremo. Sarà un bel banco di prova per la nostra consapevolezza“.
Sono in arrivo i Playoff. In quali condizioni vi arrivano i suoi ragazzi?
“Abbiamo fatto un cammino molto lungo, con la fortuna di stare sempre davanti; ma da parte nostra non è mai mancata la consapevolezza che i Playoff sono un campionato a parte. Ovviamente li stiamo aspettando e credo che tutte le energie spese durante il nostro percorso ci serviranno ad aumentare la convinzione nel nostro sistema di gioco e nelle nostre capacità. Al di là del giusto rispetto per le squadre che potremmo incontrare, credo che vorremo essere il miglior Mestre, quella squadra che per lunghi tratti della stagione ha giocato con uno spirito alquanto evidente. Affidandoci a ciò, alla nostra idea di gioco e alla nostra compattezza, penso proprio che saremo in grado di affrontare tutte le difficoltà. Anche perché ai Playoff, a differenza del campionato, in una settimana puoi essere dentro o fuori, non hai prove d’appello“.
Cambiamo argomento. La Serie A sta per arrivare ai Playoff, mentre in EuroLeague si sta per completare il quadro delle partecipanti alle Final Four. Per voi quali squadre rivestono il ruolo di favorite?
“In Serie A credo che il discorso sia abbastanza facile, e vedo Milano come grande favorita, anche a causa della forte disparità di forze in campo con le avversarie. Si possono avere simpatie diverse, ma è un dato oggettivo. In EuroLeague, invece, sono per il Fenerbahçe. E’ un’organizzazione di altissimo livello, gestita a livello manageriale in modo fantastico da Maurizio Gherardini, al top in Europa. Senza considerare poi la presenza di Datome e Melli a roster, e di Obradovic in panchina il quale, proseguendo sulla scia di quanto fatto al Panathinaikos, ogni anno arriva in fondo, ogni anno arriva a giocarsi qualcosa, pur rinnovando il roster, anche nei suoi elementi più importanti“.
Chiusura dedicata alla NBA. Qual’è il suo pensiero sui Playoff? E quale giocatore l’ha più impressionata?
“Oltre alle partite del mio campionato, ogni settimana guardo cinque o sei partite, e la NBA non può mancare. Al di là del fatto che i Clippers li stiano mettendo in difficoltà, come favorita indico Golden State, anche se le mie simpatie maggiori vanno a San Antonio, soprattutto per lo spirito europeo del loro gioco. E spero sempre vadano il più avanti possibile. Riguardo al giocatore che più mi ha impressionato, non è una scelta semplice; d’istinto direi comunque Klay Thompson, del quale mi colpisce la freddezza del suo gioco, anche se forse è un giudizio prettamente da allenatore“.
Ringraziamo il Basket Mestre 1958 e coach Fabio Volpato per la disponibilità e la collaborazione.
Foto a cura di Walter Dabalà.