Il figlio di Carlton, classe 1995, guardia/play proveniente dall’Olimpo Basket Alba, ritorna a Bologna per continuare la “legacy” paterna

Richiama alla memoria il basket bolognese dei tempi d’oro e i derby stellari tra Virtus e Fortitudo di fine secolo scorso l’ultimo colpo di mercato del Bologna Basket 2016. Alla squadra rossoblu approda infatti Joel Myers, figlio d’arte di quel Carlton che negli anni ’90-2000 contribuì a scrivere pagine indelebili della pallacanestro felsinea, italiana e continentale (ricordiamo tra l’altro agli Europei il secondo posto del 1997 in Spagna e la medaglia d’oro nel 1999 in Francia).

Joel, nato il 12 agosto 1995, è una guardia/play, alto 185 cm e dal peso di 77 kg. Ha iniziato a giocare nella sua città natale, a Rimini, debuttando in serie B a 19 anni nella stagione 2012-13, per poi passare a Sora in C Gold e tornare in B a Fondi (9 punti di media). In seguito nel 2016-17 approda a Forlì (10 PPG), poi nel 2017-18 ancora a Rimini (10,4 punti a partita) e l’anno seguente, sempre nel campionato cadetto, a Lecco e alla Fortitudo Roma. Nell’ultimo campionato si era aggregato inizialmente a Chieti per alcuni mesi, poi era finito a Verona ad allenarsi con la Scaligera ed infine, ai primi di febbraio 2020, aveva firmato ancora in B con l’Olimpo Basket di Alba, ma era rimasto bloccato definitivamente dal lockdown.

Ho sempre sognato di giocare a Bologna – spiega Joel – Quando ho saputo che il BB 2016 sarebbe salito in B io e mio padre, che è anche il mio procuratore, abbiamo preso contatti con la società e abbiamo trovato quasi subito un’intesa. Anche se neopromossa la società è infatti molto solida e ha voglia di fare bene, cosa che mi è stata confermata da alcuni giocatori amici che ci giocano già. Quindi la scelta è stata facile. Ho giocato ai Tigers con Fontecchio – prosegue – e questo dovrebbe anche favorire il mio inserimento, senza contare l’ottima impressione che ho avuto nei contatti con la dirigenza”.

Posso giocare playmaker o guardia indifferentemente – afferma ancora Myers – Ho tanta voglia di rimettermi la maglia e sono determinato a dimostrare quanto valgo. La mia arma principale rimane il tiro da fuori, ma ho una buona visione di gioco e sto lavorando per migliorare anche in difesa ed aumentare l’intensità. Un altro campo in cui ho margini è quello atletico, dove peraltro sto già allenandomi forte, e poi voglio affinare la capacità di fare le scelte giuste in partita. Come detto, non vedo l’ora di mettermi alla prova”.

Quanto agli obiettivi di quest’anno – conclude Joel – dobbiamo restare coi piedi per terra, anche perché giochiamo nel girone più difficile, anche se questa è una motivazione in più. Però sono convinto che abbiamo una buona squadra e che i playoff non sono così lontani: se manteniamo la giusta umiltà possiamo aspirare anche a traguardi più ambiziosi”.

Comunicato a cura di Luca Regazzi, Ufficio Stampa BB 2016.