L’esordio di coach Djordjevic coincide con una serata memorabile: il saluto ed il ricordo di Alberto Bucci toccante, una vittoria indiscutibile e il primo successo della leggenda serba vuol dire passaggio del turno e quarti di finale raggiunti in BCL. Essere nelle prime 8 della coppa europea era uno degli obiettivi stagionali e la Virtus c’è, nonostante tante difficoltà e stravolgimenti. Non c’è stata praticamente gara, la Segafredo Bologna ha allungato dalla palla a due e non si è mai voltata indietro, non ha mai dovuto inseguire ed ha fornito una prova gagliarda, sia in attacco che in difesa. Una prova di gran livello che ha annichilito i francesi e, di fatto, fortunatamente mai reso realmente interessante la contesa dal punto di visto del punteggio, vista la parità della gara di andata. Un applauso va a tutti i ragazzi, che hanno mostrato grande attaccamento alla maglia, al termine di un periodo veramente tumultuoso, un bravo va al nuovo staff tecnico, capace di preparare ottimamente la gara in brevissimo tempo (non dimenticando quanto fatto dalla gestione Sacripanti) sia tecnicamente che mentalmente. Prossimo appuntamento di campionato per la band bianconera sarà Torino mentre al prossimo turno di BCL troveranno ancora una squadra francese, Nanterre, ultimo ostacolo prima delle Final Four.
PRIMO QUARTO – Coach Djordjevic sceglie di tenere in abiti civili Moreira (Qvale nel roster) e nel quintetto iniziale schiera il connazionale Kravic, con Taylor, Punter, Aradorie M’Baye. Dopo il minuto di silenzio la curva resta silente per i primi due minuti in memoria di Alberto Bucci (“La tua assenza un rumore assordante… il nostro silenzio un dolore devastante” recita lo striscione in cima al PalaDozza), in cui la Segafredo Bologna spinge subito sull’acceleratore, con un buon gioco di squadra raggiunge il +6, grazie alle firme di Kravic e degli scorer designati. Lo staff tecnico annuisce alle giocate positive dei ragazzi in campo, anche se Le Mans prova rimonta (8-6 al 5’). La Virtus ha una fiammata improvvisa: Kevin Punter appoggia dolcemente al vetro e la palla entra nella retina, Pietro Aradori si costruisce e finisce un tiro da solo, è ancora il killer del Bronx in contropiede a costringere i francesi al primo timeout. L’uscita dalla sospensione è ancora meglio: primo canestro di Mario Chalmers al PalaDozza, ed esplosione di gioia sublimata poco dopo dalla schiacciata in back-door di Kelvin Martin e della palla recuperata in difesa, che genera un gioco a due tra Chalmers e Qvale che il lungo finisce con la bimane. Le VuNere spingono appena possono e l’assist di Punter a Martin è un cioccolatino solo da scartare per il massimo vantaggio dei bianconeri (22-8 al 8’) che Bigote riduce leggermente in entrata sulla linea di fondo. Prima dello scadere Chalmers regala al suo pubblico una tripla che entra dopo essersi arrampicata sul vetro, che vuol dire +15 e un parziale che rasenta la perfezione.
SECONDO QUARTO – La Segafredo Bologna continua ad entusiasmare, un giro di palla che vede coinvolti tutti e 5 i ragazzi in campo viene concluso con un lay-up vincente da Baldi Rossi, Chalmers perde due palloni e la panchina bianconera chiama subito minuto per non perdere inerzia. Qvale rientra con un tampone nel naso, la Virtus attacca la partita ma Baldi Rossi fallisce di poco due triple ben costruite, la difesa regge e prendere i rimbalzi produce contropiede, Tony Taylor finalizza con successo (32-14 al 14’). I tentacoli di Kravic e l’energia dei compagni rende la vita molto complicata ai francesi, che per ogni canestro sudano le proverbiali sette camicie, al primo segno di rimonta Coach Djordjevic spegne ogni velleità fermando il gioco per parlarci su. Missione riuscita: Amath M’Baye segna il suo primo cesto di serata dalla linea di fondo, l’attacco della Virtus è equilibratissimo, ma Le Mans non molla un centrimentro. Cornelie segna in entrata ma gli risponde KP0 con una tripla che fa aumentare i decibel all’interno del palazzetto e mantiene in pieno controllo i bolognesi (37-23 al 17’). Le VuNere tirano con ottime percentuali, Baldi Rossi si fa valere all’interno del pitturato, trovando gioie offensive da un po’ dimenticate, Taylor cesella un gioco a 2 col fido Kravic che appoggia dolcemente al vetro costringendo Coach Bartecheky a fermare l’emorragia. Bologna ha una voglia matta di far bene e questo genera recuperi e rimbalzi a profusione, Aradori chiude il primo tempo con un contropiede vincente e una persa, ma questo non guasta certo un primo tempo letteralmente dominato.
TERZO QUARTO – Nel primo minuto non segna nessuno, ci pensa Dejan Kravic con uno sprint chiuso con l’appoggio vincente a muovere il tabellone, il serbo ogni tanto esagera ma ha la piena fiducia del neo Coach Djordjevic e la ripaga ampiamente: sei punti consecutivi e delirio al PalaDozza. Le Mans non segna mai e i segnali indicano che il pugile è alle corde, il primo canestro arriva dopo 4’ minuti dalla ripresa delle ostilità ma il linguaggio del corpo tradisce. Mario Chalmers regala un highlight da NBA servendo una gemma a Kravic che fa saltare dal seggiolino i presenti, il bicampione con Miami cerca e trova confidenza col parquet, andando anche a guadagnarsi e realizzare due liberi, pur soffrendo in difesa (55-31 al 26’). Coach Djordjevic organizza schemi e tattiche in campo e per chi sta in panca, il neo entrato Cournooh si mangia un canestro in entrata ma l’aggressività con cui giocano le VuNere è totalmente rassicurante. Baldi Rossi trova 3 punti al termine di un ottimo scarico, canestro che regala a Bologna un vantaggio praticamente incolmabile, gli ospiti in canotta nero-arancio replicano ma la tripla di Kelvin Martin per chiudere il quarto regala anche il +30, rendendo di fatto l’ultimo parziale una formalità.
ULTIMO QUARTO – Baldi Rossi va in doppia cifra personale con un’altra bomba solo rete (e dedica alla famiglia del Presidente Bucci presente in parterre) e un lay-up rovesciato. Gli ultimi minuti scivolano via veloci ma sono un’occasione per oliare gli automatismi, Punter segna dall’arco e chiede scusa per un anticipo difensivo finito male che regala un canestro ai francesi, il passaggio a Baldi Rossi che lascia una comoda schiacciata a Martin serve da perdono (73-44 al 34’). Allenare ogni secondo è lo scopo di Coach Djordjevic, che chiede minuto per affinare ancora meccanismi: esordisce anche Pajola con un gioco da 3 punti, Chalmers lascia andare dei palloni di qualità superiore per la delizia dei presenti, Martin e Kravic difendono divertendosi, con loro il pubblico che ha gremito il palazzo. Una gran bella serata, pur col cuore ancora straziato, standing ovation meritata per le VuNere che passano il turno senza soffrire e ora troveranno Nanterre ai quarti di finale.
Virtus Segafredo Bologna 81: Baldi Rossi 12, Cappelletti 2, Cournooh, M’Baye 2, Pajola 4, Aradori 6, Chalmers 9, Kravic 16, Martin 9, Punter 12, Qvale 2, Taylor 7. All. Djordjevic.
Le Mans 58: Bigote 11, Eito 3, Hendrix 2, Tabu 3, Yeguete 9, Clark 2, Cornelie 9, Dohou, Eyoum, Ray 6, Thompson 13. All. Bartecheky.
Comunicato a cura di Ufficio Stampa Virtus Segafredo Bologna.