Conferenza stampa di presentazione per Paolo Galbiati. Il neo coach di Pallacanestro Biella è stato presentato ai giornalisti e fin da subito emergono le idee e la concretezza del tecnico nato a Vimercate, capisaldi fondamentali per la Biella che verrà.

Il presidente Massimo Angelico apre la conferenza stampa: «Volevo ringraziare Michele Carrea per gli anni passati insieme, ma ora si volta pagina. Inizia un nuovo capitolo della nostra storia con Paolo in panchina. In questi primi 25 anni di storia abbiamo avuto solamente otto allenatori e sotto la mia presidenza sono passate quattro guide tecniche, vuol dire che sto diventando vecchio (ride, ndr)».

La parola passa poi a Antonio Trada, vicepresidente di Pallacanestro Biella e main sponsor: «Inizia oggi un nuovo ciclo. Il compito della società è quello di portare entusiasmo creando un gruppo solido e capace. Vogliamo spingere al massimo questa società che ha una storia importante. Sono contento della scelta di Paolo come nuovo allenatore, una persona competente che ha fatto bene a Torino pur in una situazione atipica, sono convinto che insieme faremo delle grandi cose. Abbiamo bisogno di tutti, e sottolineo questo punto, eliminando il pessimismo che non serve a nessuno. Tutto questo funziona se tutti funzioniamo e remiamo nella stessa direzione».

Il general manager Nicola Minessi non nasconde la gioia di accogliere Paolo Galbiati a Biella: «Voglio ringraziare Paolo che ha accettato con grandissimo entusiasmo questa nuova avventura, rendendomi facile il compito di decidere il nuovo allenatore, il primo ‘acquisto’ nel mio nuovo incarico. Ci tengo a ringraziare Marco Atripaldi che mi sta dando una grossa mano in queste prime settimane di lavoro. È disponibile a condividere le idee con me e tutti i ragazzi della società, e questo è molto bello. Sono innamorato di questa società e di tutte le persone che sono arrivate nelle ultime settimane e che conoscerete a breve».

E il turno di coach Paolo Galbiati, nuova guida tecnica della prima squadra rossoblù: «Sono orgoglioso di essere arrivato a Biella, una società modello per la pallacanestro italiana. Ho iniziato a immaginarmi qua quando ancora c’era Michele assistendo a una telefonata tra Marco Atripaldi e il direttore sportivo di Trieste Marco De Benedetto dicendo una frase che mi ha segnato, ossia “Minessi e io vogliamo che Biella torni a essere la vecchia Biella”, mi sono emozionato. Sono un grande amante della pallacanestro, anche se non ho mai tifato nessuna squadra. Qua a Biella sono passati giocatori che hanno spiccato il volo verso le massime espressioni della pallacanestro mondiale. Un ricordo che ho di Biella è legato al PalaPajetta, un vero inferno, e al plexiglass che si piega di 90 gradi sotto la spinta della curva. Io sono un passionale, e queste cose mi gasano tantissimo. Questo è un posto che fa sognare e anche parlando con chi c’è stato in passato come Massimo Cancellieri, posso dire che stiamo parlando di una società seria. Sono arrivato per la prima volta lunedì e dopo 5 ore passate in ufficio tutto il CdA è venuto a conoscermi, onestamente una cosa che mi ha colpito e che mi ha dato l’impressione della grande professionalità, abbinato a un senso di famiglia. Il sogno e il progetto sono entrambi grandi, quindi sono orgoglioso di essere stato scelto da Mine, Marco e da tutta la società».

Fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Biella