Andrea Chiriatti è uno dei baluardi dei Lions Bisceglie ed ha già alle spalle più di otto campionati di Serie B nonostante abbia solo 27 anni. La guardia barlettana ha rilasciato un’intervista alla nostra redazione in merito alla situazione post Covid 19, al suo futuro e a come si muoveranno le società per la ripresa. Ecco le sue dichiarazioni.

Ciao Andrea, innanzitutto volevo chiederti come stai e come hai passato la quarantena, hai avuto modo anche di allenarti in questi mesi? 

Vorrei iniziare col dire che dover rinunciare alla propria quotidianità non è facile, soprattutto se significa rinunciare alla propria passione, perciò non è stato facile. Fortunatamente ho intrapreso un percorso di studi e mi sono concentrato su questo nei mesi di quarantena, trascurando un po’ gli allenamenti. Ma ho concluso gli esami, quindi sono più che contento.

Come stava andando la tua stagione a Bisceglie sia dal punto di vista personale che di squadra? 

La stagione fino a quel punto stava andando secondo i piani, mantenendo la posizione del quarto posto. Dal punto di vista personale chiedevo di più a me stesso, sapevo di poter dare di più alla squadra. 

Nel caso dovessi restare in nerazzurro sarebbe la tua nona stagione su undici in carriera, hai avuto modo di parlare con qualcuno della dirigenza? Vedi il tuo futuro cestistico ancora a Bisceglie? 

Ogni anno è un record a Bisceglie, si sarebbe bello. Ho parlato con la dirigenza ma è un periodo di assoluta incertezza, perciò una volta stabilito il budget passeranno alla composizione della squadra e ci sarà sicuramente un contatto.

Hai ricevuto offerte da altre società di B o C? 

Come dicevo, è un periodo di incertezza. Alcune squadre si stanno muovendo ma senza essere entrate nel vivo del mercato. Perciò per ora nulla, aspetto di capire se ci saranno le condizioni per poter ricominciare e da lì mi muoverò di conseguenza.

Credi che il livello delle squadre dalla B in giù si abbasserà viste le difficoltà economiche che dovranno subire le società dopo questi mesi di fermo? 

E’ una domanda difficile. Sono certo che tutte le società ripartiranno dalle certezze che hanno. I giovani saranno fondamentali, sarà una grande occasione per loro perché non tutte le società si potranno permettere un certo numero di senior. Ma la serie B è sempre e comunque la terza categoria nazionale, sono certo che il livello sarà ugualmente alto.