“Contro Badalona sarà fondamentale gestire il ritmo di gara. Rispetto alla gara di Brindisi, dovremo essere più costanti e avere continuità durante tutto l’arco della gara”. Queste le parole con cui Vincenzo Esposito, coach della Germani Brescia Leonessa, presenta il secondo impegno europeo della sua squadra, che martedì sera (ore 20.45) affronterà la prima trasferta continentale della stagione sul campo del Club Joventut Badalona.
“Giochiamo contro una squadra che non è partita benissimo, sia in coppa che in campionato – spiega il coach campano -. La Joventut è una squadra che ha un quintetto di grande talento ed esperienza, composto da giocatori importanti, e una panchina molto giovane, atletica e aggressiva. Dovremo cercare di controllare i ritmi a seconda dei quintetti che schiereranno in campo, provando a limitare Prepelic, il giocatore più importante del loro roster, specialmente a livello offensivo, e controllando i rimbalzi, perché sono una squadra di taglia e grande energia”.
“Dobbiamo giocare ai ritmi a noi più congeniali – prosegue Esposito -, cercando di difendere bene nelle situazioni di pick-n-roll nelle quali è coinvolta una vecchia volpe come Zizis, capace di mettere in ritmo tutti i suoi compagni. Inoltre, dovremo fare delle scelte ben precise su Harangody, che è un tiratore ma che è bravo anche a giocare vicino a canestro”.
“Dalla mia squadra mi aspetto un atteggiamento che a Brindisi abbiamo avuto troppo a strappi – spiega l’allenatore della Leonessa -. Dobbiamo essere più costanti, come siamo stati a Milano e con Kazan, e avere continuità durante tutto l’arco della gara, resistendo agli strappi offensivi dei nostri avversari ed evitando di giocare ai loro ritmi. Dobbiamo tornare alla gestione dei ritmi e dei possessi, un modo nel quale potremo controllare anche le palle perse”.
“Il nostro è un processo di apprendimento, perché abbiamo atleti che non hanno mai giocato a certi livelli e a certi ritmi – conclude Esposito -. Il campionato italiano è di discreto livello e l’EuroCup presenta partite che non si possono sottovalutare. Il nostro è un processo di apprendimento nel capire con chi giochiamo, dove giochiamo e il modo in cui dobbiamo giocare”.
Fonte: Ufficio Stampa Germani Brescia Leonessa