John Petrucelli, nuovo volto della Nazionale italiana, ha parlato a Piero Guerrini di “Tuttosport”, sottolineando la scelta di voler acquisire la cittadinanza del bel Paese: “Perché sono curioso, volevo scoprire tutto del mio passato. Il mio bis bisnonno è partito da Orta di Atella, un Paese di 25mila abitanti a 20-25 km da Napoli, ma in provincia di Caserta, per cercare fortuna ai primi del Novecento, fine Ottocento. Volevo scoprire le mie radici. Poi ho pensato di prendere il passaporto italiano. È stata una bella ricerca negli ultimi tre anni, seguita giorno dopo giorno, interessante, partita da Hicksville dove sono nato quando avevo 23 anni. Ma i miei avi avevano vissuto in altri Stati americani. Ho trovato parecchio aiuto e documentazione a Chicago. L’Italia ha una storia incredibile, già soltanto arrivare a Roma e vedere palazzi e opere di oltre 2000 anni lascia a bocca aperta. E oltre alla storia, poi ho provato la vostra cucina, incredibile”.

In gioventù non c’è stato solo il basket nei pensieri del neo-numero 77 della Nazionale azzurra: “Ho praticato di tutto, mi divertito con lo street hockey con gli amici, ma ho giocato a scuola anche a baseball, football. L’unico sport non praticato, il lacrosse. Poi ho scelto come i miei fratelli lo sport che mio papà non aveva praticato. A dire il vero ero più bravo nella lotta che in qualsiasi altro sport. Mio papà è stato un lottatore alle superiori. Ma il basket mi piaceva, mi affascinava. Forse perché era un gioco di squadra, mentre nella lotta ero solo. Ma come wrestler ero davvero bravo”.

Petrucelli è anche fresco di rinnovo con la Germani Brescia: “In Italia si vive davvero benissimo. Spero di rimanerci a lungo. Per due stagioni ancora, ma confido di andare ancora oltre. È come casa. E giocheremo anche in Eurocup. È stato emozionante firmare il nuovo contratto. Per me significa anche che li ho convinti con le mie prestazioni e il mio approccio. È una società che prova a costruire qualcosa di importante, questo mi piace”.

E ora la testa è alla possibilità di giocarsi un posto nei 12 per l’Europeo di settembre: “Sì, sarebbe un grande successo. E un onore. Di sicuro non lascerò nulla di intentato. Intanto qui sono stato accolto benissimo da tutti i ragazzi. Pozzecco è un allenatore coinvolgente. Spero di entrare tra i 12 per l’Europeo, ma intanto conto di entrare tra i 12 per la partita di sabato contro la Slovenia. E magari essere riconvocato. È una grande avventura questa. Un’avventura che fino a pochi anni fa nemmeno immaginavo di poter vivere”.

Comunicato a cura di: Sito Ufficiale Lega Basket Serie A