Andrea Diana non sarà più l’head coach della Germani Brescia. Un addio che pone fine ad una storia lunga ben otto anni. Il 44enne livornese ha affidato il suo saluto alla città ad Instagram: “8 anni a Brescia sono stati un onore, un grande, immenso privilegio. Un lungo viaggio condiviso con chi era presente sin dai tempi del San Filippo fino a chi si è avvicinato solamente di recente. Se devo dire cosa porto con me di questa esperienza, l’immagine più bella rimane l’aver visto crescere costantemente l’entusiasmo per questa squadra, leggere negli occhi di chi ci sosteneva la stessa grinta ed emozione che noi avevamo in campo, e questo è stato il più grande stimolo a dare sempre il massimo.
Ci tengo a ringraziare inoltre tutti i componenti dello staff tecnico, medico e marketing con i quali in questi anni mi sono quotidianamente confrontato, e tutti i giocatori che ho avuto la possibilità di allenare, perché ognuno di loro ha contribuito alla mia crescita come allenatore e come uomo. In questo lavoro però c’è un lato crudele, che prima o poi impone un cambiamento. Si sa fin dall’inizio ma quando arriva il momento non si è mai del tutto preparati, perché ritornano alla mente immagini ed emozioni, subentrano i sentimenti, inevitabili per chi come me ha messo il cuore ogni singolo giorno di questa lunga avventura. Ho letto splendide parole sul mio lavoro, per le quali sono molto grato, e sono onorato di sapere che il mio nome rimarrà accostato alle grandi imprese cestistiche bresciane.
Sarò sempre riconoscente verso chi mi ha permesso di lavorare per raggiungere quei risultati che rimangono scolpiti non solo come numeri, ma come imprese sportive ancora vive nel cuore di chi le ha vissute. Non dimentico l’occasione concessami da questa Società con la promozione, mettendomi alla guida della squadra. Mi auguro di aver ricambiato tale fiducia con quell’etica di lavoro e determinazione che fanno parte del mio modo di essere. Ciò che posso sinceramente affermare è che se fosse solo lavoro non avrei dato tanto per una città che ora chiamo casa, e adesso non sarei letteralmente sopraffatto dell’affetto di chi mi ha sempre fatto sentire parte di una famiglia. Sono felice per aver dato tutto me stesso, sono stato ricambiato con molto più di quanto riesca a descrivere a parole. Un pezzo del mio cuore rimarrà per sempre qui. #unodivoi“.