C Gold Lazio – Pierclaudio Di Bello si racconta in un’intervista. Il capitano della capolista Petriana ci racconta la sua prima stagione all’ombra del cupolone e il rapporto con Tonolli e la squadra.
Pierclaudio Di Bello è la rivelazione del campionato di C Gold Lazio. Fino alla sospensione del torneo le sue prestazioni hanno contribuito a portare la Petriana al primo posto in classifica. Un play alto e versatile con caratteristiche tecniche e tattiche che qualsiasi squadra della categoria invidia. Di Bello è al primo anno all’ombra del cupolone dopo diverse stagioni a Ciampino. Con Frassati è cresciuto tanto e si è fatto le spalle per affrontare al meglio il nuovo campionato.
Proprio ieri gli amanti della palla a spicchi a livello regionale lo hanno nominato MLP (Most Loved Player) durante un contest organizzato da una testata locale. Le preferenze che Pierclaudio ha ottenuto hanno superato le 1.800 e hanno suscitato grande sorpresa anche nei suoi confronti.
Il campionato è fermo da un po’, come passi le tue giornate? “Lavoro in smart working e fortunatamente il tempo passa velocemente durante la settimana. Cerco di allenarmi tutti i giorni con il programma del nostro preparatore atletico, ci ha lasciato esercizi semplici da fare a casa con elastici e altri strumenti facilmente rintracciabili in casa. Poi ovviamente non mancano Netflix, Amazon, Disney e tutto il resto che ci tiene impegnati.”
Sei passato da Ciampino alla Petriana, due realtà completamente diverse. Come è stato questo passaggio? “All’inizio c’era molta incertezza. Non conoscevo coach Tonolli né nessun altro compagno di squadra. Poi ci siamo trovati benissimo, sono arrivati anche i risultati e siamo arrivati a giocarci la vittoria del campionato. Puntavamo in alto ma era d’obbligo fermarsi, purtroppo è andata così.”
In particolare com’è il rapporto con Alessandro Tonolli? “Me ne avevano parlato molto bene. Lui viene da due anni da vice all’HSC e l’impatto è stato ottimo. É stato bravo a creare un buon ambiente e un bel rapporto, dispiace tanto che sia finita così.”
Da un lato coach Tonolli, 65 presenze con la maglia azzurra e una presenza che fa un certo effetto; dall’altro la responsabilità di essere tra i più grandi in squadra. Com’è stato gestire questa situazione? “Il coach ha gestito la situazione molto bene, eravamo tre senior e ci ha fatto capire che dovevamo dare una grossa mano nella crescita di ragazzi che sono già bravi e hanno ottime potenzialità. Contemporaneamente però non ci ha messo grande pressione. Con i ragazzi c’è stato da subito un ottimo rapporto e non è scontato. Ci siamo aiutati tutti quanti e anche i ragazzi alle prime esperienze nei senior. Abbiamo sempre cercato di motivarli dopo ogni errore e non farli abbattere mai.”
Sei stato eletto giocatore più amato della Serie C Gold Lazio eppure la Petriana non ha un grande seguito di tifosi. Te lo aspettavi? “Sono stato molto contento. É stata una grande gratificazione e ho avuto una quantità di voti inimmaginabile. Ho ringraziato tutti i miei compagni di squadra, anche quelli delle scorse stagioni. É un risultato che ti spinge ad impegnarti sempre di più e puntare sempre più in alto.”
Obiettivi futuri personali e di squadra? “Questa situazione destabilizza tanto. Molti ragazzi promettenti sicuramente riceveranno chiamate e potrebbero andare via. C’è la volontà di creare una squadra forte, fare un ottimo campionato e puntare alla promozione ma è tutto da vedere con la speranza di riprendere il prima possibile.”