Si è tenuta ieri a Cermenate, presso la sede del club, la conferenza stampa pre partita di Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù-Fiat Torino Auxilium, in programma al “PalaDesio” domenica 5 maggio alle ore 20:45. Al termine della presentazione alla stampa dell’instant book “Nicola Brienza – uno di noi”, il capo allenatore canturino ha introdotto ai giornalisti presenti la prossima gara di campionato.
Di seguito le parole di coach Brienza sul match con i piemontesi, valido per la 29esima giornata di LBA.
Sulla sfida: «Domenica sera affrontiamo Torino, una squadra che, inutile nasconderlo, sta attraversando alcune problematiche. Le vicissitudini extracampo potrebbero aver sviato l’attenzione della dirigenza, dello staff e dei giocatori. Perlomeno, questo è probabilmente il pensiero comune. Tutti pensano che Torino possa essere un’avversaria poco concentrata. Tuttavia, il nostro pensiero deve essere esattamente l’opposto. Grazie alle ultime due vittorie, di cui una su Pistoia, Torino è riuscita a salvarsi sul campo. Dunque, loro hanno la possibilità di giocare queste ultime due partite del campionato senza troppe pressioni e senza l’ansia del risultato, il che rende la sfida sicuramente più complicata».
Sugli avversari: «Presi i giocatori singolarmente, hanno un roster di sicuro valore. È un roster che, purtroppo per loro, non rispecchia affatto l’attuale posizione di classifica. Questa è la prova che le vicende extracampo hanno inciso non poco nel corso della stagione sportiva. Il nostro approccio alla partita deve essere determinato, fin dalla palla a due. Dobbiamo dare un segnale forte, fin dall’inizio, dimostrando che per noi si tratta di una partita fondamentale».
Sul finale di stagione: «Playoff o non playoff, molto dipenderà dai risultati delle altre squadre. Di certo, per essere padroni del nostro destino dovremo assolutamente vincere domenica. Poi a Sassari, per quanto sia una sfida davvero difficile da affrontare, sarà tutto nelle nostre mani. Prima di pensare a Sassari, però, dobbiamo pensare a battere Torino».
La chiosa finale: «Nel corso dell’anno ho sentito tante considerazioni fatte da parte del nostro pubblico, sul venire o meno al palazzetto. È vero, gli orari delle partite non sempre sono molto comodi e le tante dirette televisive non aiutano di certo. Adesso, però, a due giornate dalla fine, se siamo tuttora in corsa per qualificarci ai playoff è perché questi ragazzi hanno fatto davvero qualcosa di speciale. Sarebbe bello, dunque, visto che potrebbe essere anche l’ultima partita casalinga della stagione, che questi 12 giocatori ricevano il giusto tributo» ha concluso l’head coach canturino.
Comunicato a cura di Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù.