Così coach Marco Sodini dopo Acqua S.Bernardo Cantù-Edilnol Biella:
«Molte cose positive questa sera. La più bella, senz’altro, è che oggi c’è stato più pubblico rispetto alla volta scorsa e questa è sempre la cosa più importante. Poi, nonostante i tanti acciacchi, perché Severini e Da Ros davvero hanno rischiato di non giocare, c’è di buono che nessuno si è rotto (scherza). Inoltre, nonostante il ritmo della partita non sia mai stato tarato sul 1000%, abbiamo ugualmente giocato la gara con attenzione; siamo stati soltanto ingenui nel primo tempo a non concretizzare 3 o 4 tiri aperti, che abbiamo sbagliato e che ci avrebbero permesso di chiudere almeno a 62 punti, forse anche 65. Poi, però, lo sviluppo del gioco che abbiamo avuto mi ha permesso di dare spazio a tutti. Adesso avremmo bisogno di recuperare la condizione giocando, anche perché non è possibile allenarci granché essendoci così poco tempo a disposizione tra una partita e l’altra.
Dovremo quindi essere proiettati sul recupero di brillantezza ed equilibrio, tenendo ben presenti i paletti tecnici che stiamo mettendo. Dunque, dobbiamo migliorare le spaziature e prendere fiducia. Dopodiché parlare troppo di questa partita sarebbe poco rispettoso nei confronti di Biella, una formazione che, pur nelle condizioni in cui versa, ha disputato una gara brillante. Non dimentichiamoci che a loro mancava un giocatore come Hasbrouck, sulla cui leadership è stata costruita la squadra. Pertanto, credo che parlare di un gruppo così giovane, che ha perso di venti e passa punti contro una squadra forte, lo trovo onestamente inadeguato. Come avevo già detto dopo la gara di andata, Biella è una di quelle società che andrebbe tutelata, per quanto fa giocare i giovani e per lo splendido lavoro di coach Zanchi».
Comunicato e dichiarazioni a cura di Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù.