Questa sera, presso la sede dello sponsor TABU SpA, Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù ha avuto il piacere di presentare alla stampa e ai tifosi (in diretta Facebook) il giocatore statunitense Cameron Young, ultimo innesto biancoblù. La presentazione si è tenuta nell’affascinante showroom dell’azienda canturina, da oltre 90 anni leader nella tintura del legno e, dallo scorso 8 maggio, official sponsor di Pallacanestro Cantù, con cui si è legata sino al giugno del 2022.
A fare gli onori di casa la figura più rappresentativa di TABU SpA, il presidente dell’azienda Enrico Tagliabue, un uragano di passione ed energia: «È un peccato non essersi svegliati un po’ prima (in riferimento alla sponsorizzazione, ndr), a difesa di questa bella cittadina, situata su un colle ma conosciuta in tutto il mondo per il tramite di grandi artisti protagonisti del mondo dell’immobiliare, di architetti e di aziende come la TABU, presente in circa 70 paesi nel mondo. Tuttavia, non è mai troppo tardi per investire nella Pallacanestro Cantù, società in cui si respira uno spirito nuovo. Aiutiamoci a vicenda e cerchiamo di coinvolgere più persone possibili».
Queste, invece, le parole del figlio di Enrico Tagliabue, Andrea, a rappresentare la terza generazione dell’azienda di via Rencati: «Come TABU siamo orgogliosi di essere sponsor ufficiale di Pallacanestro Cantù, perché crediamo in Andrea Mauri, nella nuova gestione e nel nuovo programma». Poi, prima di passare la parola a Daniele Della Fiori, la chiosa scherzosa di Andrea Taglabue: «Alla squadra chiedo una cosa sola, l’importante non è giocare ma vincere». Risata generale di tutta la sala.
La palla, poi, è passata proprio al general manager biancoblù, Della Fiori, che ha così introdotto il nuovo acquisto: «La ricerca dell’ultimo giocatore è spesso la più difficile, perché cerchi di concentrare tutte insieme le caratteristiche tecniche che vorresti. La nostra ricerca è andata lunga perché aspettavamo l’occasione giusta, che con Cameron è arrivata. Abbiamo scelto un atleta che al college ha fatto tanto bene, mantenendo così la stessa linea con il resto della squadra, composta perlopiù da ragazzi giovani e affamati. In tutta onestà, ci sarebbe piaciuto prendere un giocatore forse un po’ più esperto di Young, ma abbiamo deciso di puntare sulla sua determinazione e, tante volte, le motivazioni fanno più di tutto il resto. È comunque un giocatore che, sotto il profilo tecnico, risponde a tutte le nostre esigenze. Cercavamo una guardia molto pericolosa in attacco, che potesse occupare, per taglia fisica, anche lo spot di ala piccola e lui risponde in pieno a queste nostre esigenze. Il mio augurio – ha concluso il general manager – è che possa mettersi in mostra e fare bene in un campionato competitivo come quello italiano».
Parola finalmente al protagonista della serata, Young, esterno californiano classe 1996 che si è così introdotto alla stampa: «Appena arrivato sono stato travolto dal calore dei tifosi, che via social mi hanno trasmesso tanto entusiasmo. Lo stesso hanno fatto staff e compagni, accogliendomi nel miglior modo possibile. Non vedo l’ora di mettermi a lavoro con il resto della squadra. Che giocatore sono? Amo fare tutto ciò che serve in campo, sia in attacco che in difesa. Farò di tutto per rendere il club e i tifosi orgogliosi di me, lavorerò duramente per questo».
Sulle differenze tra il basket collegiale e quello dei professionisti, Young ha così risposto: «Le differenze ci sono ma non mi preoccupano. Ci sarà sicuramente qualcosa che dovrò aggiustare ma sono tranquillo e sicuro di poterlo fare velocemente. So che è un basket molto fisico ma sono pronto».
Infine, una battuta sulle sue qualità e su quello che può dare al gruppo: «Negli USA sono conosciuto come uno scorer. Lo scorso anno sono stato uno dei migliori realizzatori della Division I, ma garantisco di poter fare tanto anche in difesa. Voglio portare alla squadra tutto ciò di buono che ho fatto college».
Fonte: Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù