“Chi ha visto la partita ha potuto vedere come i ragazzi abbiano dato tutto fino all’ultimo secondo. Ci abbiamo provato con tutte le forze ed energie possibili”. L’allenatore del CJ Basket Taranto, Davide Olive senza giri di parole analizza così la serie dei playoff di serie B Old Wild West che ha visto i rossoblu uscire ai quarti di finale per mano della RivieraBanca Rimini che si è imposta per 3-0 al termine però di 3 gare tiratissime in particolare gara 3, al Palafiom, in cui gettare il cuore, e non solo, oltre l’ostacolo, non è bastato a Diomede e compagni per completare la rimonta nel finale e tenere aperta la serie.

Coach Olive non ha rimpianti: “Eravamo già alla terza gara in 5 giorni, non vuole essere una scusante, ma contro una squadra come Rimini con un roster di 12 giocatori che si è permessa il lusso di volta in volta di lasciare un senior fuori, lascia intendere quale sforzo fisico abbiano dovuto affrontare i nostri ragazzi. Abbiamo provato di tutto, a difendere a zona, pressare su tutto il campo, difendere misto, anche ‘mani addosso’ ma avevamo di fronte una signora squadra che è stata capace di tirare con oltre il 50% da tre punti per tutta la serie e con giocatori diversi”,

Non c’è spazio nemmeno per le recriminazioni arbitrali visto lo sfondamento e il successivo fallo tecnico fischiati a Ponziani, il 5° che ha messo fuori il pivot rossoblu, dominante in quel momento, nel momento cruciale della partita con Taranto in rimonta e in fiducia e a -2 dalla RBR: “Ci sono stati un paio di fischi che non ho capito ma inutile cercare scusanti, gli arbitri sbagliano come sbagliano i giocatori e gli allenatori”.

Termina un’altra stagione, la quarta, per coach Olive che la archivia come positiva: “Siamo passati dall’ultimo posto ai playoff al mio primo anno in serie C, la pandemia ci ha bloccati l’anno successivo con il lockdown quando eravamo secondi (sempre serie C, ndr), negli ultimi due anni in B ci siamo stabilizzati con i playoff nell’élite del basket che conta. Sicuramente avrò commesso qualche errore ma credetemi ho fatto il mio massimo”.

In chiusura coach Olive ci tiene a fare dei ringraziamenti, mai banali: “Permettetemi di ringraziare tutto l’ambiente CJ, dallo staff tecnico a quello sanitario, i dirigenti e la comunicazione per tutto quello che hanno fatto. Taranto deve tenersi stretta questa società. Credetemi, non è facile competere contro squadre come Rimini, Rieti e Roseto che hanno una storia, un blasone, una tradizione cestistica importante. Se la città la sostiene può regalare grandi soddisfazioni”.

Ma il CJ e Taranto devono ringraziare necessariamente coach Olive.