Dopo la promozione dalla serie D ottenuta lo scorso anno, non è stato un grande inizio per il Basket Club Irpinia di coach Luca Iannaccone,  che piano piano però sta lavorando sulla gestione dei ragazzi e sulla loro crescita. Intervistato dalla redazione di Tuttobasket,  il trainer irpino ha parlato sia dell’avventura in questa C Gold, sia della favola dello scorso anno

 

– Non siete partiti con i favori del pronostico già da inizio anno ma la tua squadra è in grande crescita, considerando soprattutto l’età media dei tuoi ragazzi. Dove può arrivare il tuo Basket Club Irpinia?

“Non siamo partiti con i favori del pronostico, ma sia io che la società eravamo coscienti della difficoltà del campionato. La società non ha potuto creare un roster con un budget molto ampio. Ringraziamo la Scandone Avellino per averci permesso di poter tesserare dei loro ragazzi che sono impegnati in un doppio campionato: una situazione che è difficile da sostenere quando ci si trova ad affrontare un doppio impegno settimanale.  La squadra è molto giovane: il mio rammarico è che ci siamo allenati sempre poco insieme anche per la questione doppio tesseramento con la Sidigas. La fase di crescita del gruppo anche per questo è stata più lenta. Ci siamo compattati male nei primi mesi, forse questo è stato uno dei motivi del nostro brutto inizio. Io e la società sapevamo che una situazione del genere poteva crearsi e quindi siamo rimasti tranquilli e abbiamo continuato a lavorare. Non dimentichiamo che tra tutti i ragazzi c’è Maurizio Ferrara che, nonostante il brutto infortunio dell’anno scorso, fa sempre e comunque la differenza. La situazione infortuni non ci sta sicuramente aiutando, quindi non voglio essere pessimista, ma non so dove potremo arrivare più avanti: le defezioni di Andrea Bianco e Idrissou non ci hanno fatto certamente bene. Questo roster al completo, allenandosi con continuità, poteva essere più avanti sicuramente. Ora dobbiamo stare tranquilli e  cercare di vincere tutte le partite. Sicuramente piazzarsi tra le prime otto e cercare una promozione in serie B in queste condizioni sarebbe bellissimo per la società, per i ragazzi ma anche per me.

– Dopo il girone di andata non sarebbe sbagliato dire che il campionato è spaccato in due con squadre attrezzate per il salto verso la promozione e squadre che cercano di mantenere la categoria. Alla luce di questa situazione credi che ad oggi in Campania ci sia possibilità di far crescere i giovani?

“Si è subito visto che questo campionato era diviso in corazzate e squadre di medio basso-livello. Il colpo finale è stata la rinuncia di Casavatore e di San Nicola, già da quello si capisce tanto. Dopo il 28 febbraio si capiranno tante altre cose, alcune squadre tireranno i remi in barca una volta sicuri di non retrocedere. Noi non avevamo tanto budget a disposizione ma credo che per i ragazzi giocare con gente più grande, con più esperienza e con tante partite giocate ad alto livello, non possa far altro che farli crescere. Ci sono società nella nostra categoria che prendono giocatori dall’estero, pagandoli anche profumatamente: io credo che con un po’ di attenzione in più si potrebbe valorizzare al meglio anche ciò che abbiamo nei nostri settori giovanili.”

– Una bellissima cavalcata lo scorso anno vi ha portato a vincere dei playoff combattutissimi contro Benevento per accedere alla C Gold. Cosa ti è rimasto più impresso dell’esperienza dello scorso anno?

” L’anno scorso è stata una favola, soprattutto per chi come me è stato a Solofra  per tre anni consecutivi non riuscendo quasi sempre per un soffio a centrare la promozione in C. Ed invece lo scorso anno ci siamo presi ciò che per vari motivi ci era stato strappato negli anni precedenti, ma con gli interessi, facendo un doppio salto fino alla Gold. E’ stata una cavalcata bellissima, ciò che più mi inorgoglisce però è essere riusciti nell’impresa di aver vinto i playoff senza Maurizio Ferrara, il giocatore più forte dell’intera serie D dello scorso anno. In quell’occasione il gruppo mi ha risposto alla grande, mi ha fatto dimenticare tutto ciò che mi aveva segnato negli anni precedenti. Tutti si sono responsabilizzati e contro una corazzata contro Benevento abbiamo avuto la meglio. L’ aver condotto una società a vincere una finale playoff davanti a quasi 1000 persone al PalaDelMauro, puoi immaginare cosa significhi per un irpino doc come me. Quei momenti sono stati incredibili e li porterò sempre con me. Ora testa a questo campionato, ognuno di noi ha dei sogni anche quest’anno, vedremo cosa può succedere.”