Non si è fatta attendere la risposta della Corporelle Potenza che pochi minuti fa con un comunicato apparso sui profili social ufficiali della società, ha voluto chiarire la propria posizione in merito ai fatti denunciati dalla Virtus Scafati Basket nella giornata di ieri. Una posizione netta e precisa dei lucani che hanno smentito tante delle accuse fatte dal team satellite della Givova Scafati. Il comunicato della Corporelle Potenza arriva all’indomani della scelta della Fip Campania di escludere Scafati dal Campionato per aver abbandonato senza motivazione il terreno di gioco.
“Alla luce delle notizie diffuse a mezzo facebook e stampa dalla società Virtus Scafati, sentiamo il bisogno di intervenire nella discussione in merito a quanto accaduto Domenica 28 aprile durante la partita di Basket Asd Basilicatasport vs Virtus Scafati .
La nostra Società non può, infatti, accettare passivamente la campagna diffamatoria posta in essere ai nostri danni da parte di un profilo ufficiale.
In primo luogo vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza al giovane atleta per la contusione riportata durante uno scontro di gioco, e far sapere che sono in corso anche accertamenti interni per meglio verificare l’accaduto.
Dalla lettura del Comunicato Ufficiale della Fip Campania, si evince però uno svolgimento dei fatti profondamente diverso da quanto diffuso a mezzo social e stampa dal Team campano.
In primis, occorre precisare che l’atleta vittima forse di un fortuito contatto sotto canestro non ha mai perso i sensi, non essendo lo stesso neanche caduto a terra.
Non corrisponde al vero neanche quanto riferito in merito al mancato soccorso medico poiché il Presidente della squadra lucana presente al tavolo come accompagnatore, ha infatti, fin dal primo momento, richiesto agli arbitri di consentire al medico di intervenire per fornire le cure necessarie. Intervento, invece, rifiutato dal loro allenatore/accompagnatore come certamente risultante dal referto arbitrale. ci sorprende pertanto, e non ne comprendiamo le reali ragioni, che il ragazzo abbia poi deciso di fare ricorso alle cure presso l’ospedale San Carlo, dove per fortuna veniva riscontrato solo un lieve trauma guaribile in 5 giorni.
La nostra squadra, come da regolamento, attendeva 10 minuti in campo, per eventuali ripensamenti, tempo durante il quale cercavamo di placare gli animi per poter riprendere la partita, e per tutta risposta eravamo noi a ricevere minacce dai giocatori ed allenatore con riguardo alla partita di ritorno. Tanto che si rendeva, da parte nostra, necessario richiedere l’intervento della forza pubblica, per consentire l’uscita degli arbitri e constatare il danneggiamento, se pur lieve, dello spogliatoio.
Nonostante il nostro interessamento per le condizioni del giocatore, manifestato fin dalla mattina successiva, non ricevevano alcuna risposta mentre con stupore apprendevamo la loro diffamatoria ricostruzione dei fatti diffusa attraverso i social e la stampa. Diffidiamo pertanto chiunque dal continuare ad esprimere contenuti diffamatori nei confronti della Società Sportiva e dei nostri giocatori.
Sempre a disposizione per ottenere giustizia e verità nel rispetto delle persone, regole e ruoli.”
Fonte: Ufficio stampa Corporelle Potenza