Parallelamente alle discussioni varie alle quali stiamo assistendo sulla sorte della stagione 2019/20, corre anche quella riguardante un’eventuale assegnazione o meno dello scudetto, nel caso i vertici del nostro basket optassero per la cancellazione del campionato. Al fronte di coloro i quali prediligono un asterisco nell’albo d’oro, ovvero la non assegnazione, si contrappongono quelli favorevoli ad assegnarlo all’attuale capolista, ovvero la Virtus Bologna, alla stregua di quanto fatto in altri campionati (Lituania, ndr).
A quest’ultimo schieramento si allinea Dan Peterson. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il membro dell’Italia Basket Hall of Fame ritiene giusto premiare gli sforzi della formazione felsinea, mentre per il post auspica nella creatività degli italiani. “La Virtus è prima in classifica e, se si dovesse fermare definitivamente il campionato, spero gli diano lo scudetto” – dice chiaro l’84enne nativo di Evanston, Illinois – “Ok che il campionato non è completo e non ci sono stati i Playoff, ma ci si è allenati comunque per sei mesi circa. Lo sforzo va premiato. Per dire, in una gara sospesa il punteggio provvisorio diventa poi quello definitivo“.
“Gli italiani hanno una grande dote, che è la creatività” – sottolinea Peterson – “In un momento così drammatico bisogna tirarla fuori. Serve un piano per sopravvivere almeno per due o tre anni e, soprattutto, ragionare un passo alla volta“.
Una strada per ripartire, secondo l’ex allenatore e commentatore tv, oltre che giornalista, potrebbe essere quella di reintrodurre un tetto agli stranieri. “Leggo che almeno 14 società potrebbero non riuscire a pagare gli stipendi a giocatori ed addetti ai lavori… Una cifra enorme” – commenta preoccupato – “Si potrebbe tornare a due stranieri per club, perché no; è stato così fino al 1996. Come fare con l’EuroLeague? Per tanto tempo le squadre italiane avevano uno straniero per il campionato e un altro per le coppe europee. Si potrebbe prevedere un tetto di due stranieri per la Serie A, più un terzo per chi deve giocare in Europa. Si vogliono tornare a riempire i palazzetti? Allora si facciano giocare gli italiani, è questo che la gente vuol vedere“.