Nelle ultime settimane, con l’acuirsi della seconda ondata della pandemia da COVID-19 sia in Italia che in tutta Europa, nel mondo del basket italiano aumentano le discussioni sul da farsi. A preoccupare, in particolare, sono le partite rinviate per colpa di focolai nelle varie squadre, e il dover viaggiare per partecipare alle varie competizioni continentali.
Ettore Messina, coach dell’Olimpia Milano, in una lettera aperta pubblicata lo scorso 2 novembre, in sostanza proponeva di sospendere la disputa delle coppe europee, pensando a finire prima i campionati nazionali; una volta fatto ciò, sperando anche in un miglioramento generale della situazione, ci si potrebbe tornare a concentrare sulle varie EuroLeague, EuroCup e Champions League.
Concorde con la proposta di Messina si dice Walter De Raffaele, coach della Reyer Venezia: “Mai come in questa stagione, in questa situazione, bisogna essere flessibili. Mi rifaccio alla proposta di Messina, nel senso che prima pensiamo a condurre a termine il campionato, poi le squadre che disputano le coppe si potranno dedicare all’attività europea“, ha spiegato in un’intervista con Andrea Tosi, de La Gazzetta dello Sport.
Il coach dei Lagunari parla anche di una possibile bolla simile a quella usata dalla NBA per concludere la stagione 2019/20: “Per me sarebbe l’ultima ratio, utilizzabile soltanto se, a causa delle decisioni di chi ci governa, non fosse più possibile spostarsi di città in città. Per me la soluzione di Messina è la migliore, vanno prima provate altre soluzioni“.
Su un possibile blocco delle retrocessioni: “Sono d’accordo anche per salvaguardare tutto l’indotto che gravita attorno alla Serie A. Parlo in particolare degli stipendi di tutte le persone che lavorano nei club, non solo giocatori e allenatori“.