La Dinamo Femminile è pronta a ritornare nelle mura amiche: dopo la doppia trasferta a San Martino di Lupari e Ragusa Cinzia Arioli e compagne affrontano la Virtus Bologna nel match della 4° giornata di campionato, in agenda sabato 17 ottobre alle 20:30.
Questa mattina nella cornice della Club House societaria coach Antonello Restivo ha incontrato i giornalisti in vista della sfida di sabato. Prima di proiettarsi sul match di sabato il tecnico biancoblu ha analizzato il momento della squadra: “Veniamo da una settimana intensa perché abbiamo fatto due trasferte difficili, prendere otto aerei in una settimana non è facile ed è incredibile, dopo otto mesi di stop, ritrovarsi a giocare tre partite in una settimana. Abbiamo fatto due trasferte che non ci hanno permesso di allenarci in maniera completa, ma fare solo delle sedute prepartita, questo ha ovviamente rallentato l’inserimento di Kennedy Burke. Per lei è la seconda settimana effettiva con la squadra; di queste due trasferte salvo soprattutto la mentalità che la squadra sta buttando in campo e lavorando per avere. Dalle ragazze vorrei molto più focus perché l’attenzione sulla pallacanestro deve essere la cosa più importante. Con San Martino ci sono state delle situazioni in cui abbiamo pagato la scarsa concentrazione e un approccio troppo soft, ci siamo adagiati su alcune uscite dal pick and roll e in uscita dai blocchi in cui abbiamo cambiato difensivamente. Contro Ragusa invece abbiamo giocato a sprazzi contro una squadra fisicamente importante con una mentalità da alta classifica. Ci siamo, siamo sulla strada giusta, dobbiamo limare degli errori che vengono puniti in A1 e dobbiamo trovare il ritmo che necessariamente è diverso da quello della serie A2”.
Spazio quindi all’analisi della sfida in programma sabato alle 20:30 quando sul parquet del PalaSerradimigni arriverà la Virtus Bologna: “Sabato verrà la Virtus Bologna, per noi rappresenta una sfida importante sia perché sarà la seconda partita in casa e ci teniamo, sia perchè sarà bello giocare con una squadra importante che ha una società che ha fatto un percorso simile al nostro. Lo scorso anno avevano una squadra di A2 con il gruppo delle italiane e due straniere, quest’anno hanno aggiunto qualità con due giocatrici importanti, un playmaker e tre-quattro: Valeria Battisodo e Beatrice Barberis, due che giocano in A1 da tanto tempo e hanno già quel ritmo. Loro vengono da tre vittorie consecutive, hanno un gioco aggressivo e un centro dalle mani buonissime, Abby Bishop. Noi dovremo fare la nostra partita, cercando di essere aggressive soprattutto dal punto di vista mentale, aspetto che ci serve per giocare le partite fino alla fine. Da martedì siamo tornati in palestra e cercheremo di dettare il ritmo, alzandolo rispetto a quanto visto a San Martino. A Ragusa abbiamo visto che alzando il ritmo con tutte e cinque le giocatrici in campo siamo tornati a contatto”.
Bologna può contare anche sull’apporto della croata Ana Marjia Begic…
“Bishop è la pedina che sposta gli equilibri in questa squadra, Begic c’era già lo scorso anno e quest’anno grazie alla Bishop ha trovato più spazio per giocare interno ed esterno, con più spazio in difesa. Bologna è una squadra che si conosce bene perché le italiane hanno fatto cinque campionati insieme, le varie Tassinari etc. Coach Lollo Serventi gioca sempre in un modo aggressivo, spinge tanto il contropiede e ama le ripartenze. La chiave sarà Abby Bishop per noi, una che si procura tanti falli e noi dovremo essere bravi a restare con le lunghe dentro al campo e difendere bene su di lei. Cercheremo di essere aggressive su tutti i ruoli”.
A che punto è la crescita del gruppo?
“C’è una buona integrazione: sono molto soddisfatto delle straniere che sono davvero dentro al gruppo, al di là del campo, sono educate e vogliose di stare insieme, desiderose di condividere con le compagne non solo la pallacanestro ma anche altro. Avendo un gruppo di italiane che stanno bene e si conoscono a meraviglia è più facile integrare le straniere, lo sapevamo ed è per questo che abbiamo fatto determinate scelte. Questo spirito di collaborazione è fondamentale per una squadra come la nostra costruita per non incentrarsi sulle individualità”.