Archiviata la partita di Varese di sabato scorso, la Dinamo Banco di Sardegna è arrivata domenica in Repubblica Ceca dove oggi, palla a due alle 18:30, disputerà il Game 2 di Basketball Champions League. I giganti scenderanno in campo ancora a ranghi ridotti, con Eimantas Bendzius rimasto in Sardegna per seguire le terapie di recupero.
Nell’analisi della sfida di sabato coach Gianmarco Pozzecco ha sottolineato proprio il diverso assetto: “Le sensazioni che avevo prima, durante e dopo la gara sono immutate: sapevamo che saremmo andati incontro a delle difficoltà, prima giocavamo come un orologio ed è normale che dovendo cambiare assetto i ragazzi si siano trovati in difficoltà. Sono delle persone intelligenti, che da inizio stagione si sono sacrificati nel modo giusto per raggiungere una chimica che gli permettesse di giocare insieme: quando un giocatore si trova in difficoltà, se è connesso con quello che sta facendo e ci tiene è normale che cerchi di strafare. È capitato qualcosa che speravo non capitasse, ci vuole un periodo che ci dia la possibilità di cambiare un po’ il nostro modo di giocare e adeguarci alle difficoltà. Mi piacerebbe vederlo come qualcosa di sereno e positivo da affrontare, non succede solo a noi: gli up& down sono il leit motiv di questo campionato, noi avevamo vinto otto delle ultime otto partite ed è normale che accettiamo meno di perdere una sfida come quella di sabato. Ma sono certo che i miei ragazzi sono estremamente focalizzati sull’adeguamento che questa squadra necessita e contemporaneamente il nostro super staff medico sta lavorando per rimettere in piedi gli assenti”.
Il tecnico biancoblu ha voluto spendere una parola per il play Marco Spissu: “Ci sono cose nella vita che contano più della pallacanestro, la perdita di un familiare è qualcosa di neanche paragonabile a una sconfitta: quello che ha fatto Marco dimostra il tipo di legame che ha con questa maglia e questa società. Colgo l’occasione di fare le condoglianze a tutta la famiglia Spissu e ci stringiamo affettuosamente intorno a loro. Quando abbiamo saputo della perdita della nonna stavamo per partire per Varese ma Marco ha scelto di giocare lo stesso, dopo la partita è tornato a casa e oggi ci ha raggiunto a Nymburk: questi sono gesti che valgono più di qualunque altra cosa. Penso che Marco abbia dato un grandissimo segnale alla Dinamo, alla squadra e ai tifosi”.
A Nymburk si prospetta un’altra battaglia, con le difficoltà delle assenze. Ma coach Pozzecco ha le idee chiare: “Oggi avremo a disposizione gli stessi giocatori di Varese, sufficienti per vincere la partita. Noi abbiamo la necessità di gratificare il lavoro che ogni giorno i ragazzi mettono in campo, non dobbiamo essere preoccupati di voler vincere o dimostrare che quanto prima troveremo un altro modo di giocare a pallacanestro ma avere il piacere di risolvere questa situazione, perché è la nostra mentalità. Al di là del risultato della partita di domani la cosa importante sarà vederli consapevoli di dove fare meglio alcune cose, condizionati da un meccanismo diverso. Questa sarà la parte più importante poi dovessimo riuscire a vincere meglio ma non è la cosa fondamentale”.
Per il tecnico biancoblu l’assenza di Bendzius si somma all’indisponibilità di Treier: “La parte più negativa dell’infortunio di Bendzius è che non ho potuto dare fiducia a Treier, che è il suo cambio naturale, sarebbe stata l’occasione perfetta per dargli fiducia. Questa è la cosa che ha complicato e negativizzato l’infortunio di Benji perché non ho potuto approfittarne per dare spazio a Kaspar che sicuramente ne avrebbe approfittato psicologicamente per migliorare e acquisire fiducia, cosa di cui ha bisogno”.