Nel giorno del compleanno della Dinamo (ieri ndr), che compie 61 anni e festeggia insieme al suo popolo, è il padrone di casa Stefano Sardara ha tracciare il suo bilancio a 360 gradi. Ai microfoni di Dinamo Tv il presidente ha analizzato il momento del club, nel primo anno con tre squadre nella massima serie, in un mondo che ancora deve fare i conti con il Covid.
“Il mondo si è dovuto reinventare e riassettare e lo dovrà fare ancora per lungo tempo, perché sappiamo che ci saranno una serie di problematiche di natura economica che ci trascineremo. Dobbiamo guardare con ottimismo al futuro, perché la capacità resiliente che il nostro mondo e anche il mondo Dinamo è riuscita a mettere a terra in un momento complicato ha dimostrato che abbiamo delle energie e capacità superiori a quelle che pensavamo di avere _ha analizzato il numero uno biancoblu_. Lo scorso anno abbiamo affrontato un finale di stagione difficile, la ripartenza di quest’anno senza una fetta importante dei ricavi ci ha messo alle corde ma abbiamo trovato energie e modo per poter far fronte anche a questo. Ci siamo, siamo sereni ci prepariamo a giocare i playoff e sappiamo di dover ripartire: è entrata la safety car e ci ha portato indietro di qualche anno, ma abbiamo energie e motivazioni per fare il nostro percorso e riprendere il nostro cammino”.
La Dinamo nella stagione 2020-2021 è il primo club in Italia ad avere tre squadre nella massima serie con Dinamo, Dinamo Women e Dinamo Lab. Il bilancio è più che positivo: “Sono molto contento della stagione, parto dalla Dinamo Lab che è la prima ad aver concluso e lo ha fatto garantendosi un posto nelle prime sei e storicamente ha vinto una partita con Porto Torres che non era mai successo. Inoltre abbiamo avuto la fortuna di non aver avuto casi covid portando a termine una stagione sana e serena. La Femminile è partita in fretta e furia, sapete che abbiamo fatto la squadra in agosto e questo chiaramente ha condizionato il progetto, ma è stata brava a crescere giorno dopo giorno portando tutti nella stessa direzione. Mi spiace perché stava nascendo una nuova passione, come hanno dimostrato le prime partite prima della chiusura al pubblico quando, con la possibilità di far entrare mille persone ricevevamo duemila richieste: questo vuol dire che la strada è giusta e anche le ragazze sono entrate nei cuori dei tifosi. Infine la maschile ha fatto un buon percorso buono nonostante sia stato tortuoso tra infortuni e positività: non ricordo storicamente due crociati nella stessa stagione e il Covid ci ha colpito a macchia di leopardo, a più riprese, togliendoci a turno giocatori chiave e infine con l’ultimo stop che abbiamo pagato fisicamente. Ma stiamo tornando, abbiamo fatto i playoff BCL e faremo quello LBA, a testa alta come abbiamo sempre fatto: sembra deciso l’accoppiamento ai quarti con Venezia e vedremo se saremo bravi a prendere il fattore campo, sebbene in questa stagione conti il giusto”.
Non poteva mancare l’augurio al popolo biancoblu nel giorno del compleanno del club: “Questo è un compleanno migliore dello scorso anno, il mondo ha ripreso a vivere, stiamo pian piano tornando alla normalità anche se ci vorrà del tempo: ma non siamo chiusi in casa a temere un nemico di cui non conosciamo. Sono felice che le cose stiano migliorando, l’augurio migliore è di poter iniziare a vedere qualche tifoso al palazzetto già ai playoff, non perché ci cambi le sorti delle partite o quelle economiche, ma perché è il primo passo verso una normalità completa per il prossimo autunno”.