La Virtus Bologna lascia il Mediolanum Forum, nell’attesissimo anticipo contro l’Olimpia Milano, con una sconfitta (94-84). Una prestazione, quella dei felsinei, che proprio non è andata giù a coach Sasha Djordjevic, che nel post partita non le ha mandate a dire: “Non so che dire. Le due facce di una squadra. Si chiede sempre di giocare con orgoglio e coraggio. Se quello manca non c’è nulla da dire. Hai l’opportunità di giocare contro Milano, la squadra migliore in Italia, la partita si deve giocare col coltello tra i denti. Ma i denti prima li devi portare in partita, se no è una dentiera che hai lasciato a casa, e non è la prima volta, ultimamente“.

Sono avvelenato: da quando sono arrivato in questa società ci metto la faccia, il mio nome, la personalità, quello che so – poco – da allenatore, però non posso andare contro qualcosa che sento profondamente mio e giusto da dire. Così non si gioca” – attacca il serbo – “Il nostro atteggiamento fisico e difensivo… malissimo nel primo tempo, e nel secondo tempo un’altra faccia della squadra che giocava con coraggio. Competere e dare il meglio di te… ma bisogna farlo, perchè è il tuo lavoro. Io sono giocatore e il giocatore deve portare quella cosa lì. Altrimenti parliamo di tiri liberi sbagliati, di 15 palle perse buttate in prima fila, seconda e anche terza, il tutto perchè non c’è il gioco, il sistema di qua e di là. Balle!“.

Dichiarazioni a cura di Ufficio Stampa Virtus Segafredo Bologna.