Un lungo con esperienza internazionale, capacità di adattarsi a tanti tipi diversi di avversari e di completarsi con ogni tipo di compagno di reparto. Justin Knox è stato l’ultimo colpo dell’estate della Dolomiti Energia Trentino, ed è pronto a dimostrare di poter essere la perfetta tessera finale per completare il puzzle bianconero messo in mano a coach Nicola Brienza e al suo staff.
SALVATORE TRAINOTTI (General Manager DOLOMITI ENERGIA BASKET TRENTINO): “Siamo felici di dare il benvenuto a Justin: come abbiamo detto più volte, cercavamo un giocatore con le sue caratteristiche per chiudere il roster di questa stagione. È un ragazzo che conosce bene l’allenatore, conosce il campionato italiano e siamo convinti che possa essere un buon innesto per la squadra: ci darà una grossa mano“.
JUSTIN KNOX (Centro DOLOMITI ENERGIA BASKET TRENTINO): “Porto esperienza e porto la mia capacità di giocare la posizione sapendomi adattare alle necessità della squadra: posso giocare più interno in area o fronteggiare gli avversari partendo dal perimetro. Cercherò di creare spazi e vantaggi anche per i miei compagni. Fra i miei obiettivi c’è quello di crescere a 360 gradi, dall’impatto in difesa alla consistenza in attacco: quello che conta però sono gli obiettivi e i risultati della squadra, quindi sono pronto a contribuire a spingere il gruppo verso grandi traguardi. Ho scelto Trento perché tutti me ne hanno sempre parlato benissimo, come squadra e come organizzazione: ero curioso di vivere questa realtà in prima persona e finora le impressioni sono davvero positive. Sono contento di continuare a giocare in Italia e di poter disputare anche una competizione europea importante come l’EuroCup. Coach Brienza? L’ho conosciuto nei tre mesi passati a Capo d’Orlando, anche nelle vesti di assistente si percepiva la sua conoscenza del gioco e la sua attenzione ai dettagli: sono sicuro che con lui a guidarci diventeremo presto una squadra capace di fare grandi cose su entrambe le metà campo. La cosa importante in queste prima settimane sarà costruire chimica di squadra, in campo e fuori“.