Nell’ultimo turno del girone di andata, i bianconeri sono padroni del proprio destino: una vittoria significherebbe chiudere la prima metà della regular season a quota 14 punti e qualificarsi alle Final Eight di Coppa Italia in programma a metà febbraio a Milano occupando una posizione tra la quinta e l’ottava, a seconda dei risultati dagli altri campi.
In caso di sconfitta contro la Virtus invece la qualificazione della Dolomiti Energia sarebbe appesa a un filo, e dipenderebbe – oltre ad un buon numero di combinazioni di risultati – soprattutto dal risultato del recupero tra Varese e Trieste (con i bianconeri che dovrebbero fare il tifo per Scola e compagni).
Giocando l’anticipo del sabato in ogni caso ci sarà poco da fare conti: i bianconeri nella partita ufficiale numero 30 della stagione si trovano ad affrontare uno degli esami più tosti. Sarà 30 e lode?
L’anno scorso si è presentato ai tifosi di Trento con una prestazione da 30 punti e con una da 23 in due partite punto a punto risolte nel finale anche dai suoi canestri; negli ultimi tre giorni è stato nominato per la seconda volta consecutiva MVP della regular season di EuroCup e un certo Kevin Durant ha detto di lui “è il miglior passatore con cui sia mai stato in campo”. Milos Teodosic è un giocatore di cui è difficile non innamorarsi per il modo in cui sa segnare, coinvolgere i compagni, divertire.
E il bello è che ora condivide il parquet con un’altra stella assoluta, il campione NBA 2014 Marco Belinelli, tornato a fine novembre in Italia e nella sua Bologna in uno dei più clamorosi colpi di mercato degli ultimi anni: tiratore mortifero e realizzatore di striscia, il “Beli” si va ad aggiungere ad una squadra che pure poteva già contare su un arsenale offensivo di altissimo livello portando mentalità vincente ed esperienza. Marco è ancora lontano dalla migliore forma fisica, ma i 16 punti in 19′ realizzati nella gran vittoria su Pesaro di fine 2020 sono un chiaro avvertimento per la concorrenza: la Virtus ha tutto per competere su tutti i fronti in Italia e in Europa.
Dietro ai due trascinanti personaggi di copertina c’è una squadra profonda, tosta e talentuosa, capace di viaggiare a oltre 84 punti di media pur avendo solo un paio di giocatori in doppia cifra visto che ruotano in tanti e che nessuno sta in campo più di 25 minuti di media. L’ossatura è formata dal nucleo che lo scorso anno prima dell’interruzione stava dominando il campionato (Markovic, Weems, Gamble, Huner, Ricci, solo per citarne alcuni) e da qualche aggiunta di lusso come Amar Alibegovic, Awudu Abass e Josh Adams, affrontato l’anno scorso da Trento in EuroCup quando vestiva la maglia di Malaga.
Quello di sabato sarà la dodicesima sfida tra Dolomiti Energia e Virtus Bologna: da quando l’Aquila è arrivata in Serie A il bilancio è di 6 vittorie per le V Nere e 5 per i trentini, che sono usciti sconfitti negli ultimi 4 precedenti.
Lo scorso anno nonostante l’interruzione del campionato sono state tre le partite tra Trento e Bologna: in campionato 77-83 alla BLM Group Arena in una sfida caratterizzata dalle grandi giocate di Teodosic da una parte (30 punti) e Alessandro Gentile dall’altra (22 con 8 rimbalzi); nelle Top 16 di EuroCup invece a otto giorni di distanza sono arrivati altri due successi per la Virtus, prima a Trento (67-73, altri 23 di Teodosic compresi quelli della vittoria nel finale) e poi all’Unipol Arena, dove era arrivato una larga affermazione dei padroni di casa con l’Aquila già eliminata in coppa.
L’ultima vittoria della Dolomiti Energia contro la Virtus è datata 30 dicembre 2018: 18 punti di Marble e 12 rimbalzi di Hogue avevano aiutato i bianconeri a chiudere il match 71-65.
Gli ex della partita sono Kelvin Martin, che con la Virtus ha vinto la Champions League 2019, e Lele Molin, che all’ombra delle due torri è stato assistente allenatore di coach Ettore Messina tra il 2000 e il 2002.