Nato sul promontorio il 16 marzo del 1972, figlio di Nilo, uno dei fondatori della Pallacanestro Piombino, società che fece risorgere dalle ceneri il basket piombinese, dopo i fasti e le successive sventure dell’Ilva Basket. Enrico ha iniziato ad allenare giovanissimo , negli anni novanta (a destra in una foto di quegli anni), crescendo a fianco di molti allenatori locali, fra cui Stefano Giannotti, che lo ha allenato nelle giovanili ed in particolare Daniele Bolioli, che è stato colui che gli ha dato le basi e le motivazioni per intraprendere la carriera di coach.
Dopo le prime esperienze locali, a 22 anni inizia a svolgere il compito di responsabile tecnico delle giovanili, a Certaldo e poi a seguire, a Follonica, Venturina e Piombino. Nel 1998/99 la sua prima esperienza da head coach, nella sua Piombino, per poi decollare alla volta di Pistoia, dove con il suo contributo, riporta la nuova società pistoiese, il Pistoia Basket 2000, erede della fallita Olimpia, dalla C2 alla B2.
Questo per lui sarà il trampolino di lancio che lo porterà verso una carriera ricca di soddisfazioni. Infatti dopo aver salvato i siciliani del Ribera in B2, nel 2001, subentrando a gennaio, con la squadra ultima in classifica, arriva la chiamata di Veroli, sarà la sua prima stagione di tante nel Lazio, una regione che segnerà gran parte del suo cammino professionistico e non solo. In tre anni porterà la società frusinate, dalla C1 alla B1, disputando anche una finale di Coppa Italia di B2 nel 2003 e conquistando i playoff l’anno successivo in B1 (nella foto a sinistra l’entusiasmo dei tifosi di Veroli).
Enrico sembra proprio avere le stimmate del vincente, infatti nel 2005 a Gragnano (Napoli) in B2, conquista quella Coppa Italia sfuggitagli due anni prima, battendo in finale la Reyer Venezia e raggiunge anche le semifinali playoff. Dopo le esperienze in terza serie nazionale (B1) con Cecina e Ferentino, si appresta all’ennesima scalata, prendendo la guida di Scauri in C2, in due anni riporta la società di Latina in serie B2 e nei tre anni successivi conquista sempre i playoff, con una semifinale nel 2011.
In questo periodo arriva anche l’amore, Enrico a Ferentino conosce Stefania, che sposerà nel 2013, la coppia ha due figli, Nello e Valentina.
Dal 2010 ottiene varie partecipazioni ai playoff in B, con Bisceglie e Pescara, con quest’ultima raggiunge la semifinale nel 2014 e poi colleziona una finale playoff in C gold con Formia, finale condizionata dalle assenze per infortuni di due giocatori. Nel 2017/18 arriva la quinta promozione in carriera, portando Domodossola dalla C gold in B. Nel 2018 torna, per la sua settima volta, ad allenare Scauri, in serie B e compiendo un mezzo miracolo, porta una squadra giovanissima alla salvezza e a sfiorare i playoff, arrivando a pari punti con l’ottava.
Nell’ultima stagione si appresta all’ennesimo tentativo di scalata, quella che era stata la sua Pescara, è passata dalla rinuncia alla A2, alla ripartenza dalla C silver. Enrico ed i suoi ragazzi chiudono la regular season primi in classifica, ma l’insorgere dell’emergenza covid ferma tutto, anche il sogno di promozione dei pescaresi. Enrico avrebbe voluto dare un seguito a quel sogno, ma ne arriva uno più grande e stimolante, il richiamo della sua città.
Torna così a Piombino, dopo oltre 20 anni di lontananza, partito che era un ragazzino, torna da uomo e da coach con una grandissima esperienza. Fin dalle sue prime parole, emerge da subito ed in maniera prepotente, il suo sentirsi ancora piombinese e la voglia di fare il massimo e anche di più, per la sua città.