Nel momento decisivo, dopo il ko di misura in casa del Real Madrid, l’Olimpia Milano cade ancora. Nel Round 28, la truppa di coach Pianigiani crolla nella ripresa al PalaDesio al cospetto del Panathinaikos (83-95), trascinato da un super Nick Calathes (27+14 assist e 8 rimbalzi), ben supportato da Keith Langford (17+5 rimbalzi) e da Deshaun Thomas (15+5 rimbalzi). Non bastano all’Olimpia Mindaugas Kuzminskas (17+6 rimbalzi) e un Mike James un pò sottotono (16 e 6 palloni persi).
Ora la classifica si fa davvero complicata per i meneghini: a causa anche della vittoria del Baskonia sul Real (86-76), baschi e Pana salgono a 15-13, ipotecando i Playoff; l’Olympiakos viene travolto a Las Palmas dal Gran Canaria (90-67) e, insieme all’Olimpia, si ritrova 14-14. Milano al momento sarebbe avanti, avendo vinto entrambi gli scontri diretti. Fondamentale sarà il calendario: la squadra di Pianigiani affronterà in casa la capolista Fenerbahçe, per poi volare ad Istanbul contro l’Anadolu Efes, 4°; l’Olympiakos invece avrà due sfide in casa, la prima contro uno Zalgiris Kaunas (10°) che si giocherà le ultime residue chance, la seconda contro il Darussafaka ultimo in classifica.
LA PARTITA (Comunicato Ufficio Stampa Olimpia Milano) – La partita è subito spigolosa, il Panathinaikos riempie l’area e alza un muro sulle penetrazioni di Mike James, che conta due palle perse veloci. L’Olimpia scatta avanti con cinque punti di Nunnally, il Panathinaikos però è efficace a rimbalzo d’attacco, gira attorno a Calathes (quattro assist nel primo tempo) e su un canestro di forza di Gist, con Tarczewski appiedato da due falli, sorpassa sull’11-9. Milano risponde subito, con una tripla dall’angolo di Micov. Gist fa la voce grossa a rimbalzo, è lui a procurare al Panathinaikos i tiri supplementari che lo aiutano a piazzare il 6-0 che ribalta il punteggio e forza il primo time-out di Coach Simone Pianigiani sul 17-13, con l’aggravante del secondo fallo – in attacco – fischiato a Mike James. Il Panathinaikos schizza avanti di sei, su una tripla di Keith Langford. Mike James risponde con la stessa arma e alla fine del primo quarto è 23-20 Panathinaikos.
Langford con le sue accelerazioni carica di falli la difesa di Milano (ne prende cinque in 11 minuti): al secondo di Omic, l’Olimpia si abbassa con Burns da centro nominale, ma dura poco perché anche a lui fischiano la seconda penalità. Kuzminskas con cinque punti di fila tiene l’Olimpia agganciata. Ma la difesa e la fisicità interna del Panathinaikos comandano il secondo quarto. Calathes allunga a più cinque forzando il secondo time-out di Pianigiani. Il quarto tentativo di avere un centro senza falli è con Jeff Brooks. Kilpatrick sostiene il primo tempo stellare di Nick Calathes (17 punti) con la tripla del più sei. James con una bomba e Kuzminskas (12 nel primo) dalla linea replicano con il 5-0 che riporta Milano a un punto di distacco. Brooks dalla lunetta rimette l’Olimpia avanti su un’iniziativa ancora di Kuzminskas. Poi Brooks mette quattro tiri liberi forzando anche il secondo fallo di Calathes dopo 19 minuti e 23 secondi consecutivi in campo. Vougioukas impatta con un lay-up facile, ma l’ultima zampata la vibra Curtis Jerrells dall’angolo per il 47-44 Olimpia all’intervallo.
Il Panathinaikos scatta 7-0 inclusa una tripla di Sean Kilpatrick. Da meno tre schizza a più quattro, ma l’Olimpia risponde subito, con un’entrata di James e una tripla di Nunnally. La seconda del quarto, di Micov, apre quattro punti di vantaggio per Milano. Dura un attimo, Thomas con un gioco da tre punti ribalta ancora il punteggio. Micov mette la seconda bomba, James segna in contropiede su una palla rubata ancora da Micov. Tarczewski con due voli cerca di allungare, ma l’Olimpia ha un passaggio a vuoto in difesa, incassa un canestro facile di Papapetrou e due di Langford, inclusa una tripla solitaria. Il quarto fallo di James, indotto da Langford, significa anche sei punti di margine a favore del Panathinaikos con sette punti filati di Langford. Alla fine di un terzo periodo difficilissimo, l’Olimpia scivola a meno otto (64-72).
Il Panathinaikos è ispirato: dopo Langford, trova una fiammata di Thomas mentre Milano è fuori ritmo. Il vantaggio tocca gli 11 punti. L’Olimpia continua a lottare, prova a correre ma ci sono troppe palle perse, alcune generano canestri facili in contropiede del Panathinaikos. La prova difensiva greca è impressionante e quando a sorreggerla sono i tiri da tre, la partita si chiude. Il Panathinaikos vince 95-83.