“L’Olimpia passa dal meno 14 dell’ultimo possesso del primo tempo ad una vittoria memorabile (78-70) che interrompe una striscia di 14 sconfitte consecutive contro il grande Real Madrid. Lo fa con una prestazione di raro orgoglio e duttilità, perché alle assenze di Vlado Micov e Kevin Punter, le condizioni imperfette di Kyle Hines, si aggiunge anche l’uscita di scena (caviglia sinistra), già nel primo quarto, di Malcolm Delaney. Così Coach Messina deve spremere e centellinare al tempo stesso Sergio Rodriguez, usare quintetti atipici, muovere le pedine sullo scacchiere, giocando minuti senza un vero playmaker, mettendo anche la palla nelle mani di Kyle Hines. Alla fine con grande energia difensiva e lucidità, trovando tanto da tanti giocatori, non solo le stelle della serata Rodriguez e Shields, ma anche Datome – che ha firmato la fiammata della fuga – e Moraschini la cui tripla è stata quella che ha chiuso la partita. Dopo un primo tempo con una sola tripla e appena 31 punti segnati, l’Olimpia ne segna 47 nella ripresa. Rodriguez, che ha cominciato da suggeritore armando i balzi di Kaleb Tarczewski, ha poi vestito i panni del risolutore in una serata in cui serviva farlo, poi Shields l’ha rilevato. Quando il Real Madrid ha risposto passando da meno nove a meno uno, è stato lui a mettere la tripla che ha rilanciato l’Olimpia definitivamente. […]”.
Fonte: ufficio stampa Olimpia Milano