Giornata di conferenza stampa per Vucinic che questa mattina ha presentato la sfida di domani sera contro Brindisi. Il coach irpino è consapevole delle difficoltà ma sa che se c’è una squadra che sa andare avanti e remare contro le ostilità, quella è proprio la Scandone.
“E’ un grande onore e un grande piacere rappresentare Avellino alle Final Eight. E’ un evento molto sentito e atteso da mesi e siamo molto carichi. Brindisi sarà un avversario ostico ma proveremo a dare delle soddisfazioni ai tifosi. Come ci arriviamo? Nelle ultime settimane abbiamo risolto alcune problematiche fisiche di nostri giocatori, la vittoria con Brescia ci ha dato carica. Ci arriviamo senza Patric Young, ci dispiace ma se c’è una squadra abituata a superare le difficoltà quella è la Scandone. Mercato? Abbiamo lavorato per portare qui Udanoh, sono felice che la proprietà abbia provato a rinforzare il roster ma non ci siamo riusciti. Sarebbe facile e conveniente dire che Brindisi è favorita ma non lo voglio dire. Pensiamo alla partita e se giocheremo bene credo riusciremo a vincere. Non credo che ci sia una grande differenza a livello di qualità tra le due compagini e credo sarà una gara equilibrata e che verrà risolta da giocate singole e da episodi. Non ho un piano preciso per le rotazioni della gara di domani, in base a come si mette la partita. Per esempio, contro Ventspils all’inizio non pensavo che Caleb Green potesse giocare tutti i 40 minuti e il supplementare. Lui è uno che può correre tutta la notte e quindi vedremo. In base a come si metterà la gara vedremo le rotazioni. Ripetere l’impresa di Boniciolli al debutto che vinse la Coppa Italia? Speriamo, ce la possiamo giocare, tutto passa per la prima partita, una volta sbloccatici possiamo dire la nostra fino alla fine. Gara speciale per D’Ercole che gioca in casa a Firenze? Me lo auguro. C’è grande voglia da parte di tutti di fare bene. Non c’è un’atmosfera rilassata perchè sappiamo che c’è grande aspettativa per questo torneo. Proveremo a dare il massimo per portare a casa la coppa”.